Atalanta: hien, rinnovo e muro contro le sirene di mercato

Atalanta sorpresa dal Pisa: autogol di Hien e Dea sotto all’intervallo

L’Atalanta di Juric sorprende in negativo all’esordio in Serie A, chiudendo il primo tempo sotto 0-1 contro il Pisa per un autogol di Hien. La Dea, nervosa e imprecisa, cerca la scossa per il secondo tempo.

L’Atalanta ha iniziato la sua avventura in Serie A alla New Balance Arena con un inatteso svantaggio, trovandosi sotto per 0-1 contro il Pisa al termine del primo tempo. L’autorete di Hien al 26′ ha ribaltato le aspettative di una partita che, alla vigilia, sembrava destinata a un esordio più agevole per la formazione di Ivan Juric, lasciando il pubblico di Bergamo nello stupore e la squadra con la necessità di una reazione immediata.

L’approccio tattico e le aspettative iniziali

L’esordio in Serie A della nuova Atalanta, sotto la guida di Ivan Juric, si è aperto con un approccio tattico che mirava a stabilire un dominio incontrastato fin dai primi minuti. Sebbene i dettagli specifici delle formazioni iniziali non siano stati resi noti, l’impronta voluta dal tecnico era chiara: aggressività costante, un controllo meticoloso del possesso palla e una supremazia territoriale evidente. L’intento era quello di soffocare le iniziative avversarie e imporre il proprio gioco, trasformando la pressione in concrete opportunità da gol. Tuttavia, nonostante l’intensità e la determinazione mostrate nell’avvio, questa strategia non si è tradotta in una reale pericolosità offensiva, lasciando il Pisa libero di prendere gradualmente fiducia e di ribaltare l’inerzia della gara con un episodio inaspettato, che ha messo in discussione le premesse iniziali della sfida.

Il primo tempo: autogol e reazione pisana

Il primo tempo della sfida alla New Balance Arena ha visto un’Atalanta partire con grande personalità, caratterizzata da un’aggressività marcata e un possesso palla che suggeriva un controllo totale del match. Nonostante questa supremazia territoriale, la Dea non è riuscita a concretizzare la pressione in occasioni da gol significative, permettendo al Pisa di crescere in fiducia con il passare dei minuti. La svolta è arrivata al 26′, quando un cross di Angori ha innescato l’infausto autogol di Hien, che nel tentativo di allontanare il pericolo ha involontariamente beffato il proprio portiere Carnesecchi, portando il Pisa in vantaggio per 0-1. Lungi dal chiudersi in difesa, i toscani non si sono limitati a difendere, ma hanno continuato a proporsi in avanti, sfiorando il raddoppio con un colpo di testa di Moreo, sventato solo grazie a un autentico miracolo di Carnesecchi. La reazione atalantina è stata più dettata dalla frustrazione che dalla lucidità, con iniziative isolate, poca precisione nell’ultimo passaggio e un’intensità offensiva insufficiente, chiudendo la prima frazione di gioco con un sorprendente svantaggio.

La situazione all’intervallo: nervosismo e attesa

Con il fischio che ha sancito la fine del primo tempo, l’Atalanta si è trovata in una situazione inaspettata, sotto di un gol e con la necessità impellente di una svolta. La reazione della squadra, dopo l’autogol di Hien e il rischio del raddoppio pisano, è apparsa più nervosa che costruttiva. Le giocate individuali non sono riuscite a creare pericoli concreti, e la precisione nell’ultimo passaggio è venuta meno, impedendo alla Dea di costruire azioni offensive degne di nota. L’intensità che aveva caratterizzato l’avvio della partita si è affievolita, lasciando spazio a un senso di frustrazione palpabile sia in campo che sugli spalti della New Balance Arena, dove il pubblico ha assistito con stupore al vantaggio ospite. L’intervallo è diventato così un momento cruciale per Ivan Juric, chiamato a trovare le parole e le soluzioni tattiche adatte per scuotere i suoi e ribaltare un risultato che, alla vigilia, nessuno avrebbe pronosticato, trasformando una partita che sembrava in discesa in una sfida in salita.