Rafa Benitez, figura iconica del calcio europeo e vincitore della Champions League, ha offerto la sua prospettiva sulla nuova edizione della massima competizione continentale, in concomitanza con il sorteggio di Montecarlo. Le sue parole, intrise di esperienza e passione, hanno tracciato un quadro dettagliato delle forze in campo e delle possibili sorprese, con un occhio attento anche alle squadre italiane.
L’analisi di Benitez sulla Champions League
L’ex tecnico ha espresso il suo entusiasmo per la formula rinnovata del torneo, definendola un “vero campionato europeo” dove “tutte le grandi si confrontano in classifica”. Benitez ha ricordato come l’edizione precedente abbia stravolto i pronostici, con il Liverpool eliminato dal PSG, poi vincitore del trofeo. Ha poi indicato due certezze per la competizione: “PSG e Inter saranno ancora tra le protagoniste”, sottolineando come la sconfitta in finale non abbia intaccato il valore dei nerazzurri, e come il club parigino abbia avviato un nuovo ciclo con scelte nette e una squadra giovane e di prospettiva.
Le favorite e le possibili sorprese europee
Tra le candidate al titolo, Benitez ha menzionato le “solite note” ma con peculiarità che le rendono intriganti. Ha posto il Liverpool, forte di ingenti investimenti, in primissima fila, e ha riconosciuto la forza intrinseca del Real Madrid, pur con l’incognita dell’impatto di Xabi Alonso. Il Bayern Monaco, con la sua storia e l’aggiunta di Luis Diaz, dovrà fare i conti con l’assenza prolungata di Musiala, mentre il Barcellona, pur con pochi innesti, vanta già una rosa di alto livello. Una possibile “sorpresa” che potrebbe stupire, secondo Benitez, è l’Arsenal, che con l’arrivo di Gyokeres ha trovato i gol che erano mancati ad Arteta.
Le speranze italiane: Inter e Napoli
L’Italia, che non vince la Champions League da quindici anni, ha comunque raggiunto due finali con la Juventus di Allegri e due con l’Inter di Inzaghi. Benitez ha ribadito che “l’Inter resta tra le grandi”, evidenziando la continuità mostrata nella scorsa edizione. Ha poi rivolto la sua attenzione al Napoli, descrivendo l’organico come “straordinario” e ipotizzando che, con l’eventuale arrivo di Hojlund, la squadra avrebbe “ballottaggi di livello assoluto in ogni zona del campo”, rendendola un’avversaria temuta. Ha riconosciuto a Conte il merito di aver confermato le aspettative, inserendosi in un progetto che gli appartiene e potendo contare su un “centrocampo straordinario” con Lobotka, Anguissa, De Bruyne e McTominay.
Atalanta: il valore del progetto e dell’ambiente
Riguardo all’Atalanta, Benitez ha riconosciuto il “meraviglioso lavoro di Gasperini”, sottolineando come la squadra abbia saputo mantenere un “ambiente sano” grazie anche al supporto della società. Ha poi osservato i cambiamenti nella rosa, menzionando la partenza di alcuni elementi e l’incertezza sul futuro di giocatori come Lookman, ma ribadendo la solidità del progetto che la società sa tutelare.
Juventus e la traiettoria del Parma
L’analisi di Benitez ha toccato anche la Juventus, per la quale ha ribadito concetti già noti: un “gruppo di giocatori indiscutibilmente forte”, da assemblare e verificare dopo la “tormentata stagione” precedente. Un’altra realtà italiana che ha catturato l’attenzione di Benitez è il Parma. L’ex tecnico ha evidenziato il “salto significativo” di figure come Chivu, passando da contesti di lotta per la salvezza a scenari europei. Ha poi elogiato la “società di enormi tradizioni” e la capacità dei suoi calciatori di “mostrare autorevolezza in Europa negli ultimi tre anni”. Benitez ha anche menzionato l’inserimento di nuovi talenti come Sucic, descritto con una “personalità strepitosa”, e Bonny, “costruito” da Fabio Pecchia, che ha subito lasciato il segno a San Siro.
Uno sguardo al calcio internazionale e le sfide che stuzzicano Benitez
L’interesse di Benitez si estende oltre i confini italiani, con un occhio attento al Manchester City di Guardiola, in fase di trasformazione, e ai progressi di Lamine Yamal, definito la “stella del prossimo decennio”. Ha espresso curiosità per la reazione di Thuram e Lautaro Martinez, desiderosi di trasformare la sconfitta in finale in un’occasione di rivincita. Non ha mancato di citare il calcio di De Zerbi con il suo Marsiglia, il Newcastle come “realtà solida” in Premier League, e l’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone, mai da sottovalutare. Infine, ha menzionato il Chelsea di Maresca, vincitore del Mondiale per Club con l’inserimento di Joao Pedro, e il Villarreal di Marcelino, un tecnico che Benitez stima, con un gruppo “niente male” per un lungo periodo di divertimento.