Le dichiarazioni del padre, Emanuele Tresoldi, hanno acceso i riflettori su un interesse che affonda le radici nel passato e che si intreccia con legami familiari profondi con la città di Bergamo. La Dea, sempre attenta ai talenti emergenti, potrebbe aver individuato in Tresoldi un profilo interessante per il futuro, alimentando le discussioni su un possibile approdo in Serie A.
L’interesse dell’Atalanta per Nicolò Tresoldi
Le parole di Emanuele Tresoldi, rilasciate a La Gazzetta dello Sport, hanno rivelato un retroscena significativo riguardo al percorso di Nicolò. Prima del suo trasferimento in Germania, diverse squadre italiane di spicco avevano già manifestato un concreto interesse per il giovane attaccante. Tra queste, l’Atalanta si trovava in compagnia di club del calibro di Bologna, Fiorentina, Juventus e Milan, a testimonianza del potenziale riconosciuto nel calciatore. Nicolò, che attualmente milita nel Club Brugge e rappresenta la nazionale Under 21 tedesca, ha intrapreso un percorso di crescita graduale, lontano dai riflettori più assordanti, come sottolineato dal padre che lo ha descritto come un talento che si è formato “un passo alla volta” e che era “un po’ nascosto”.
Le radici bergamasche
Il legame tra la famiglia Tresoldi e Bergamo non è solo sportivo, ma affonda le radici in un profondo vincolo personale. Emanuele Tresoldi ha evidenziato come la moglie Barbara sia originaria di Bergamo, rendendo la città un luogo di affetti e ricordi. Questa connessione familiare ha reso l’incontro tra Atalanta e Club Brugge un’occasione speciale, definita dal padre di Nicolò come una “rimpatriata di famiglia”. Un ulteriore elemento di forte richiamo è il passato di Emanuele stesso, che ha avuto l’opportunità di giocare nell’Atalanta sotto la presidenza di Antonio Percassi. La speranza di rivedere l’attuale presidente in occasione della partita sottolinea un legame duraturo e un rispetto reciproco che va oltre il campo da gioco.
Il percorso di crescita di Nicolò
Nonostante l’interesse di club importanti e la sua attuale militanza nella nazionale Under 21 tedesca, Nicolò Tresoldi non è stato un calciatore “predestinato” nel senso più comune del termine. Il suo percorso è stato caratterizzato da una crescita costante e misurata, lontano dalle luci della ribalta fin dai primi anni. Il padre ha chiarito che non ci sono stati contatti con la FIGC per un eventuale coinvolgimento nelle nazionali giovanili italiane, confermando la sua attuale identità calcistica tedesca. Sul fronte delle preferenze personali, Nicolò ha un idolo ben preciso in Pippo Inzaghi e una squadra del cuore, il Milan, elementi che, pur non influenzando direttamente le scelte professionali, delineano il suo background e le sue aspirazioni. La sua evoluzione “un passo alla volta” suggerisce un giocatore con una solida etica del lavoro e una mentalità orientata al miglioramento continuo, caratteristiche che lo rendono un prospetto interessante per il calcio di alto livello.