Giulio Panza: "Atalanta è Bergamo, fiducia in Juric"
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Giulio Panza: “Atalanta è Bergamo, fiducia in Juric”

Giulio Panza, voce storica del tifo Atalanta, racconta la sua passione, l’evoluzione del tifo nerazzurro, le indimenticabili trasferte europee e il legame profondo con Bergamo. Analizza la squadra attuale, la sfida di Juric e le aspettative future.

Giulio Panza, figura storica del tifo nerazzurro e presidente del Club Casa Atalanta di Cisano Bergamasco, ha condiviso la sua profonda passione per la squadra. Panza ha ripercorso la sua lunga storia di sostenitore, analizzando l’evoluzione del tifo, il significato dell’Atalanta come simbolo di Bergamo nel mondo e offrendo le sue prospettive sulla gestione tecnica attuale e sulle prestazioni della squadra. Le sue dichiarazioni spaziano dall’amore per i colori sociali, nato in famiglia, alle esperienze indimenticabili delle trasferte europee, fino a un’analisi dettagliata delle dinamiche di gioco e delle aspettative future.

La passione nerazzurra di Giulio Panza

Giulio Panza, originario di Caprino Bergamasco e noto come “il Giulio Panza di Cisano”, incarna una delle voci più autentiche e storiche del tifo atalantino. La sua dedizione alla Dea è un affare di famiglia, trasmessa dal fratello Tullio Panza, celebre per le sue 800 trasferte. Con ben 49 abbonamenti all’attivo, distribuiti tra Curva e gradinata, Panza ha seguito l’Atalanta attraverso le diverse categorie, inclusi gli anni in Serie B e l’unica stagione in Serie C. Il suo attaccamento alla squadra è radicato nell’identità territoriale, come ha sottolineato: “Tifo Atalanta perché è la squadra della mia città, Bergamo. È naturale: la tifo indipendentemente dai risultati, anche se è più facile sostenere le squadre che vincono”.

L’evoluzione del tifo

La recente ascesa dell’Atalanta ha modificato la percezione del club, attirando nuove generazioni di tifosi che hanno conosciuto solo un’era di successi. Panza, presidente di un club con 160 soci, invita a non criticare i sostenitori più giovani che, abituati a vittorie e soddisfazioni negli ultimi dieci anni, potrebbero lamentarsi in caso di sconfitta. Per chi ha vissuto i momenti difficili, come i cortei per la salvezza all’ultima giornata, la prospettiva è diversa. I successi hanno amplificato la visibilità dell’Atalanta, raddoppiando o triplicando il numero di tifosi rispetto a un decennio fa. Questo fenomeno si manifesta anche all’estero, dove Panza e sua moglie Silvia incontrano numerosi sostenitori, alcuni dei quali viaggiano centinaia di chilometri da città come Praga o Lipsia solo per assistere a una partita della Dea.

Le trasferte europee

Le esperienze nelle trasferte europee hanno offerto a Giulio Panza e a sua moglie Silvia momenti indimenticabili, culminati nella finale di Dublino. Ogni viaggio, dalla prima volta a Zagabria, dove l’Atalanta perse 4-0 ma si comprese la grandezza della Champions League con la sua atmosfera e la celebre musichetta, ha lasciato un segno. All’estero, la squadra riscuote una notevole simpatia, con molti che identificano il club direttamente con la città, chiamandolo “Bergamo”. Un aneddoto significativo risale a Basilea, dove un tifoso, mai tornato a Bergamo, cercò un biglietto per la partita contro lo Young Boys in Champions League, spinto dal desiderio di vedere la squadra della città dei suoi genitori. A Dublino, due giovani coppie maghrebine si sono avvicinate a Panza e sua moglie, con una delle donne che ha offerto un vestito tradizionale tunisino in cambio di un cappellino dell’Atalanta, un gesto che ha evidenziato come il calcio possa annullare le differenze sociali, politiche, culturali e religiose, creando un ponte tra persone di diverse provenienze.

Un amore nerazzurro: la storia di Giulio e Silvia

La passione per l’Atalanta ha giocato un ruolo centrale anche nella vita personale di Giulio Panza, portandolo a incontrare sua moglie Silvia. Il loro primo incontro avvenne durante un’assemblea di condominio, dove Silvia indossava una tuta dell’Atalanta, innescando una conversazione che rivelò la loro comune frequentazione dello stesso settore dello stadio. Decisero di assistere insieme alla partita successiva, un pareggio 2-2 tra Atalanta e Fiorentina, e da quel momento non si sono più separati, unendo le loro vite per diciotto anni. Il loro matrimonio, celebrato l’anno precedente, è stato interamente a tema nerazzurro, con un gagliardetto storico dell’Atalanta, una cerimonia a Caprino e una festa ad Alzano Lombardo. L’evento includeva proiezioni di filmati sulla terza maglia e un allestimento blu con laser e il logo dell’Atalanta, mentre le bomboniere, disegnate da Panza stesso, presentavano su ogni lato un’immagine diversa delle loro trasferte, a testimonianza di un amore profondo e condiviso per la squadra.

PGiulio anza sulla nuova Atalanta

Giulio Panza ha espresso un giudizio positivo sulla prestazione dell’Atalanta contro la Juventus, un match da cui non si aspettava punti, riconoscendo la forza degli avversari in casa. Ha evidenziato come l’assenza di due attaccanti principali possa mettere in difficoltà qualsiasi squadra, ma ha mostrato fiducia nel lavoro del nuovo allenatore. Panza ha grande rispetto per Juric, riconoscendo la difficile sfida di succedere a Gasperini, un tecnico che ha portato l’Atalanta a risultati “inimmaginabili” come la conquista di un’Europa League o la partecipazione alla Champions League contro colossi come Real Madrid e Liverpool. Per Panza, fare meglio di Gasperini significherebbe vincere scudetto o Champions, rendendo quasi inevitabile un confronto sfavorevole. Nonostante le difficoltà, inclusi l’età avanzata di alcuni giocatori e un attacco ridotto, Panza è fiducioso, notando che l’impalcatura della squadra e i suoi leader, come De Roon, Pasalic, Djimsiti ed Ederson, sono rimasti solidi. Ha anche espresso apprezzamento per i giovani talenti come Sulemana e Bernasconi, invitando a concedere tempo a Juric, proprio come fu fatto per Gasperini all’inizio del suo percorso. L’obiettivo primario rimane l’Europa, fondamentale anche per le implicazioni economiche, senza alcun obbligo di risultati straordinari.

Il caso Lookman

Riguardo al comportamento di Lookman, Giulio Panza ha adottato un approccio pragmatico. Pur riconoscendo l’errore del giocatore, ha sottolineato che, essendo parte della squadra, deve giocare e segnare per l’Atalanta. Ha osservato che Lookman, essendo inglese e avendo trascorso solo un paio d’anni in Italia senza imparare la lingua, potrebbe non avere lo stesso attaccamento emotivo di altri giocatori, vedendo Bergamo come una tappa professionale. Panza ha ribadito che Lookman è un professionista e come tale va sfruttato per le sue capacità, senza pretendere che abbia lo stesso spirito di un De Roon. Ha espresso la speranza che Lookman possa regalare altre serate memorabili come quella di Dublino, e ha apprezzato il sostegno del pubblico contro il Club Brugge, evitando fischi. La squadra ha ricevuto un voto di otto da Panza per la prestazione contro il Club Brugge, inclusi l’allenatore e i giocatori. Ha elogiato la reazione dopo il gol subito e la compattezza e aggressività mostrate nel secondo tempo contro un avversario ostico. Le sostituzioni di Juric sono state giudicate azzeccate, e Panza ha evidenziato il contributo di Sulemana, Zappacosta e la “vecchia guardia” come Ederson, De Roon, Djimsiti e Pasalic, i cui gol sono sempre decisivi.

Le aspettative per la sfida contro il Como

In vista della partita contro il Como, Giulio Panza ha espresso cautela, riconoscendo che gli avversari dispongono di giocatori capaci di creare pericoli, sono veloci e guidati da un ottimo allenatore. Ha notato, tuttavia, un leggero calo nelle prestazioni recenti del Como e ha considerato un vantaggio l’assenza per squalifica di Rodríguez. Panza ha ricordato che il Como aveva già mostrato una buona seconda parte di stagione l’anno precedente e ha iniziato bene la stagione attuale, pur avendo sofferto contro la Cremonese. Ha sottolineato che, sebbene per il Como la partita possa avere il sapore di un derby, per lui, nonostante viva al confine tra Lecco e Como, non riveste la stessa valenza emotiva. Le sue osservazioni riflettono una valutazione attenta delle forze in campo e delle dinamiche del campionato, mantenendo un approccio equilibrato e realistico sulle prospettive della partita.