L’Atalanta sta raccogliendo i frutti di una strategia lungimirante, che vede nei giovani talenti il pilastro per il futuro. Honest Ahanor e Lorenzo Bernasconi, due dei suoi gioielli più promettenti, hanno dimostrato sul campo di essere già pronti per i grandi palcoscenici, impressionando per personalità e qualità in contesti di alto livello.
Ahanor, il talento precoce
Il percorso di Honest Ahanor, diciassettenne difensore, è stato fulmineo. Acquistato dal Genoa per una cifra significativa, superando la concorrenza di altri club, Ahanor ha rapidamente dissipato ogni scetticismo. Il suo esordio in Serie A contro il Torino, seguito dalle presenze da titolare contro Juventus e Bruges, ha evidenziato le sue doti fisiche e la sua sfrontatezza. Il tecnico Juric aveva espresso interesse per le sue qualità difensive, e la scelta della società si sta rivelando vincente. Dal prossimo febbraio, con l’ottenimento della cittadinanza italiana, sarà chiamato a una scelta importante tra la nazionale italiana e quella nigeriana, un segnale della sua crescente rilevanza internazionale.
Bernasconi, la scalata del mancino
Lorenzo Bernasconi, ventunenne cresciuto calcisticamente nel territorio bergamasco, ha compiuto una scalata altrettanto notevole. Martedì sera, in Champions League, le sue due apparizioni da titolare hanno messo in luce la sua corsa e il suo mancino preciso, capace di creare pericoli con corner e cross contro avversari di calibro come PSG e Bruges. La fiducia del tecnico Juric nei suoi confronti era già emersa in estate, quando, dopo l’infortunio di Bakker, Bernasconi era stato osservato attentamente, colpendo anche per un gol da fuori area in un’amichevole a Lipsia. L’arrivo di Zalewski ha poi consolidato la decisione di puntare su di lui, portando al prestito di Palestra e all’inserimento di Bernasconi nella lista UEFA.