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Marilungo sull’Atalanta: “Juric ha trovato la strada giusta”

Guido Marilungo analizza la partenza dell’Atalanta sotto Juric, elogiando la scelta del tecnico e la capacità della squadra di superare il difficile confronto con l’era Gasperini, esprimendo soddisfazione per i risultati.

In occasione di un convegno focalizzato sul mercato e lo scouting internazionale, organizzato dalla BSP Football Agency di Silvio Pagliari in collaborazione con il Comune di Tolentino e con il patrocinio del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc, l’ex attaccante Guido Marilungo ha condiviso le sue riflessioni sul calcio italiano, toccando vari aspetti, dalla situazione degli attaccanti emergenti fino alle dinamiche delle squadre di Serie A. Tra i temi principali affrontati, spicca l’analisi sulla partenza dell’Atalanta sotto la guida del nuovo tecnico Ivan Juric, un argomento di particolare interesse per il pubblico, data la rilevanza della squadra bergamasca nel panorama calcistico nazionale.

L’Atalanta e la sfida del post-Gasperini

Guido Marilungo ha espresso il suo ottimismo riguardo al percorso intrapreso dall’Atalanta, sottolineando le difficoltà intrinseche nel succedere a un ciclo vincente come quello di Gian Piero Gasperini. L’ex calciatore ha evidenziato come il confronto con il passato sia inevitabile e spesso gravoso per un nuovo allenatore. Nonostante un inizio che poteva apparire incerto, la squadra orobica ha saputo trovare la giusta direzione. Marilungo ha dichiarato: “Lo speravo perché non era facile dopo quello che ha fatto con Gasperini, quei risultati. Non è una cosa semplice. Poi quando c’è un cambio è sempre dura perché ti paragonano a chi c’era prima. Sono contento per Juric e per l’Atalanta”. Questa affermazione riflette la consapevolezza delle aspettative elevate e della pressione che gravava sul nuovo tecnico, ma anche la soddisfazione per i risultati ottenuti finora.

La scelta di Juric e le prospettive future

La decisione di affidare la panchina dell’Atalanta a Ivan Juric è stata oggetto di valutazione da parte di Marilungo, che ha espresso un giudizio positivo basandosi sull’andamento della squadra. Sostituire un tecnico del calibro di Gasperini rappresentava una sfida ardua, ma i progressi mostrati sul campo hanno confermato la validità della scelta. Marilungo ha affermato: “Vedendo quanto fatto fino ad oggi sì. Sostituire Gasperini non era facile. Per quanto visto fino ad oggi l’Atalanta è stata molto brava e Juric è stato molto bravo”. Questo commento evidenzia come la dirigenza atalantina abbia dimostrato lungimiranza e come Juric sia riuscito a imporre la sua visione, portando la squadra a esprimere un buon livello di gioco e a ottenere risultati significativi, consolidando la sua posizione nel campionato di Serie A.

Il panorama degli attaccanti italiani e i talenti emergenti

Oltre alle considerazioni sull’Atalanta, Marilungo ha offerto una panoramica sugli attaccanti italiani, individuando alcuni giovani promettenti. Ha menzionato calciatori come Pio Esposito e Camarda, definendoli “sul trampolino di lancio”, e ha incluso anche nomi già affermati come Kean e Retegui, suggerendo un periodo positivo per il reparto offensivo nazionale. Tuttavia, ha espresso una certa nostalgia per la figura del “vecchio numero 10”, un tipo di giocatore che, a suo dire, scarseggia nel calcio moderno, sia in Italia che a livello globale. Ha sottolineato la difficoltà nel trovare talenti paragonabili a icone del passato come Totti, Del Piero e Baggio, capaci di “saltare l’uomo” con la stessa maestria. Riguardo a Camarda, ha ribadito il suo apprezzamento, ma ha anche invitato alla cautela, affermando che “in Italia abbiamo troppa fretta di tutto” e che “non è facile alla sua età fare la differenza, diamogli il tempo per farlo”, evidenziando la necessità di concedere ai giovani il giusto tempo per maturare senza eccessive pressioni.