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Se Sparta piange, Atene non ride: dopo la sosta la Dea trova un Napoli smarrito

Sabato 22 novembre alle 20.45 ci sarà la sfida al Maradona tra azzurri e bergamaschi.

In vista della ripresa del campionato, l’Atalanta si prepara ad affrontare un Napoli che sta attraversando un periodo di profonda incertezza. La squadra campione d’Italia è andato alla sosta dopo il ko di Bologna e le parole pesanti di Conte, l’Atalanta invece ha esonerato Juric dopo la debacle interna col Sassuolo.

I problemi del Napoli

Il momento complicato del Napoli è evidenziato da una serie di situazioni individuali, anche tra le riserve, che non convincono. Giocatori come Noa Lang trovano spazio solo a intermittenza, mentre l’olandese Beukema, nonostante le buone premesse, si ritrova a essere una riserva di lusso in panchina dopo il rientro di Rrahmani. Anche tra i pali sono emerse incertezze nell’ultima sfida di Bologna il portiere Milinkovic-Savic, pur dimostrandosi un super parare rigori, è apparso insicuro in occasione del gol subito da Dallinga. In questo quadro generale, con il giovane Marianucci che non viene mai impiegato, le uniche note positive sembrano arrivare da Elmas e Gutierrez. La speranza per l’ambiente partenopeo è che la squadra possa ritrovare la sua forma migliore proprio contro l’Atalanta, in una sfida che si preannuncia determinante.

Le parole di Conte

“Tante volte si pensa che dall’oggi al domani il brutto anatroccolo diventa cigno, l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di assoluto valore e straordinario. Stiamo continuando a lavorare, ma dobbiamo chiederci come: se lo stiamo facendo con l’entusiasmo giusto e con la giusta voglia di rivincita”.

Nell’ambiente Napoli si è abbastanza certi che alla ripresa del campionato sulla panchina azzurra ci sarà ancora Conte, nonostante le parole post Bologna che hanno fatto pensare a clamorose dimissioni. Sicuramente i campani avranno di fronte un’Atalanta con un nuovo allenatore, visto l’esonero di Juric arrivato dopo il ko col Sassuolo. Sabato 22 novembre si affronteranno dunque due squadre ferite nell’orgoglio e in cerca di riscatto: il nuovo allenatore nerazzurro, che potrebbe essere Palladino, dovrà subito dimostrare di riuscire a dare verve a una squadra che spesso pare spenta. Conte, invece, dovrà dimostrare di avere in mano le redini della squadra e di riuscire a tirar fuori ancora qualcosa dai giocatori apparsi spenti e senza voglia di riemergere dalle difficioltà.