Il centrocampo dell’Atalanta si prepara a una fase di rinnovamento con l’arrivo di Raffaele Palladino, e uno degli osservati speciali è senza dubbio Ederson. Il centrocampista brasiliano, dopo un periodo di appannamento coinciso con la gestione di Ivan Jurić, è chiamato a ritrovare la sua forma migliore per tornare a essere il perno della squadra nerazzurra e conquistare un posto per il prossimo Mondiale con il Brasile.
Ederson “giocatore totale”
Nelle scorse stagioni, Ederson si è affermato come uno dei centrocampisti più completi e determinanti nella storia recente dell’Atalanta, un vero e proprio uomo ovunque capace di unire dinamismo, visione di gioco e una solida fase difensiva. Con oltre 8000 minuti giocati, è stato uno dei giocatori più impiegati, a testimonianza della sua centralità nel progetto tecnico. Il suo valore è stato riconosciuto anche sul mercato, con la società che ha fissato il suo prezzo a 70 milioni di euro di fronte all’interesse di numerosi club, considerandolo un elemento imprescindibile del proprio scacchiere tattico.
L’infortunio e un rendimento al di sotto delle attese
La scorsa annata non è stata semplice per il brasiliano. Un infortunio al menisco lo ha costretto a uno stop forzato di un mese, e al suo rientro le prestazioni non sono state all’altezza del suo standard. Apparso spesso macchinoso e in difficoltà nell’interpretare le richieste tattiche di Jurić, Ederson ha commesso errori non comuni per lui, faticando a incidere come in passato. Un calo di rendimento che ha pesato sull’intera squadra e che ha contribuito a un periodo di difficoltà generale, culminato con il cambio alla guida tecnica.
La nuova sfida con Palladino e la Seleção nel mirino
Con l’arrivo di Palladino, si apre un nuovo capitolo. Il nuovo allenatore punta a fare del centrocampo il cuore pulsante della sua Atalanta, e il pieno recupero di Ederson è una priorità assoluta. Il brasiliano ha l’opportunità di tornare a essere quel giocatore totale che sa fare la differenza, un obiettivo fondamentale non solo per le ambizioni del club in Italia e in Europa, ma anche per le sue personali aspirazioni. Con un Mondiale alle porte, ritrovare la brillantezza con la maglia nerazzurra è il primo passo per convincere il commissario tecnico del Brasile a puntare su di lui.




