In casa Lazio si lavora per rinforzare la rosa a disposizione di Maurizio Sarri e non perdere terreno nella corsa per un posto in Europa. Le strategie di mercato del club biancoceleste sono però strettamente legate a una cessione di primo piano: prima di poter affondare il colpo sugli obiettivi in entrata, la dirigenza deve monetizzare la partenza di uno dei suoi attaccanti.
La cessione di Castellanos per finanziare il mercato
Il giocatore individuato per fare cassa è Valentín “Taty” Castellanos. L’attaccante è l’elemento sacrificabile per sbloccare le operazioni in entrata. Il presidente Lotito ha fissato una valutazione chiara per il suo cartellino, pari a 30 milioni di euro. Senza questa liquidità, il mercato della Lazio rischia di rimanere fermo. Sul giocatore si registra l’interesse di club esteri, in particolare del Leeds dalla Premier League, ma anche di società sudamericane come River Plate e Flamengo. La sua partenza è la condizione necessaria per dare il via alla campagna di rafforzamento voluta dal tecnico.
Gli obiettivi tra centrocampo e attacco
Una volta incassata la cifra richiesta per Castellanos, la Lazio potrà concentrarsi sui suoi obiettivi. Il nome in cima alla lista di Sarri per il centrocampo è quello di Lazar Samardzic dell’Atalanta. Il club bergamasco, tuttavia, non intende fare sconti: per il serbo chiede almeno 20 milioni di euro, la stessa cifra investita per acquistarlo, e accetta solo formule a titolo definitivo o prestiti con obbligo di riscatto. Sulle tracce del giocatore resta vigile anche la Fiorentina, pronta a inserirsi. Se l’operazione Samardzic non dovesse concretizzarsi, la Lazio potrebbe dirottare le sue risorse sulla ricerca di una punta. I profili seguiti in questo caso sono quelli di Lorenzo Lucca del Napoli e dell’ex atalantino Roberto Piccoli.




