Club Brugge, quanto costi: ecco le plusvalenze di una delle "botteghe" più care d'Europa

Club Brugge, quanto costi: ecco le plusvalenze di una delle “botteghe” più care d’Europa

Analisi del modello Club Brugge, fucina di talenti come Odilon Kossonou, ora all’Atalanta, e l’impatto sul calciomercato di Serie A.

Il panorama calcistico europeo è costellato di club che, pur non essendo sempre sotto i riflettori delle massime competizioni, eccellono nella valorizzazione e nella successiva cessione dei propri talenti. Tra questi, il Club Brugge si distingue come una vera e propria “bottega cara”, capace di generare plusvalenze significative attraverso un modello di scouting e sviluppo consolidato. Questo approccio ha portato numerosi giocatori a calcare i palcoscenici dei maggiori campionati, inclusa la Serie A, dove club come l’Atalanta hanno beneficiato indirettamente di questo flusso di talenti, come dimostra il percorso di Odilon Kossonou.

Il modello Brugge: una fabbrica di talenti e plusvalenze

Il Club Brugge ha costruito negli anni una reputazione invidiabile per la sua capacità di trasformare giovani promesse in calciatori di alto valore, realizzando cessioni milionarie che lo posizionano tra le società più profittevoli d’Europa in termini di mercato. La strategia è chiara: investire sui talenti, farli crescere e poi venderli a cifre considerevoli. La storia recente del club belga è costellata di operazioni di successo, con incassi che superano regolarmente i 20 milioni di euro per singolo giocatore. Tra le cessioni più remunerative spicca quella di Charles de Ketelaere, passato al Milan per 37,5 milioni di euro nell’estate 2022, un’operazione che detiene il record per il club. Altri esempi notevoli includono Igor Thiago, ceduto al Brentford per 33 milioni di euro, e Wesley Moraes, approdato all’Aston Villa per 25 milioni di euro nel 2019.

Odilon Kossonou: dalla “bottega” al cuore della Dea

Un esempio emblematico di come i talenti forgiati dal Club Brugge possano raggiungere i vertici del calcio europeo è Odilon Kossonou. Il difensore ivoriano, attualmente in forza all’Atalanta, ha intrapreso un percorso che lo ha visto protagonista di una cessione importante dal club belga. Nel 2021, Kossonou è stato trasferito al Bayer Leverkusen per una cifra di 23 milioni di euro, un’operazione che lo ha inserito tra le prime cinque cessioni più costose nella storia del Brugge. La sua successiva affermazione nel calcio di alto livello, culminata con il suo arrivo a Bergamo, sottolinea la qualità del lavoro di base svolto in Belgio. Sebbene il suo passaggio all’Atalanta non sia stato diretto dal Brugge, il suo percorso evidenzia come la “bottega cara” belga sia un punto di partenza per carriere di successo in campionati di primo piano come la Serie A, fornendo giocatori con un bagaglio tecnico e fisico già consolidato e pronti per le sfide più impegnative.

Il mercato Serie A e i gioielli belgi

L’interesse dei club italiani per i talenti del Club Brugge non si limita al passato, ma continua a essere una costante nel panorama del calciomercato. Oltre al già citato Charles de Ketelaere, che ha fatto il suo ingresso in Serie A attraverso il Milan, altre trattative e voci di mercato confermano questa tendenza. Attualmente, il Milan è impegnato in un braccio di ferro con il Brugge per Ardon Jashari, con i belgi che chiedono 40 milioni di euro, dimostrando ancora una volta la loro fermezza nelle richieste economiche. Anche Antonio Nusa, un altro giovane promettente del Brugge, è stato accostato a club italiani come il Napoli, dopo essere stato ceduto al RB Lipsia per 21 milioni di euro un’estate fa.