La posizione di Tony D’Amico come direttore tecnico dell’Atalanta non è in discussione. La società nerazzurra ha ribadito la sua piena fiducia nel dirigente, il cui contratto scade il 30 giugno 2027. Nonostante alcune voci circolate, la dirigenza, e in particolare la famiglia Percassi, considera D’Amico una figura centrale per il progetto tecnico del club.
D’Amico non si muove
Arrivato a Bergamo nel maggio del 2022, D’Amico ha contribuito in modo significativo ai recenti trionfi della squadra, culminati con la vittoria dell’Europa League e la qualificazione alla Champions League. La sua gestione è stata caratterizzata anche da importanti operazioni di mercato, come gli acquisti di giocatori del calibro di Retegui e Hojlund, e dalla capacità di valorizzare numerosi talenti passati per il club. Questi risultati hanno rafforzato il suo legame di fiducia con i Percassi, che già la scorsa estate lo avevano difeso da interessi esterni.
Il futuro a Bergamo nonostante le voci passate
In passato, il nome di D’Amico era stato accostato al Milan, dove era considerato la prima scelta di Giorgio Furlani per il ruolo di direttore sportivo. Inoltre, il suo legame con Ivan Juric, con cui aveva già lavorato all’Hellas Verona, aveva alimentato speculazioni su un possibile approdo del tecnico a Bergamo in un’era post-Gasperini. Tuttavia, la sensazione è che la sua posizione rimanga solida e indipendente da altre dinamiche, confermando la volontà del club di proseguire un percorso di crescita con lui al timone, a meno di imprevisti attualmente non contemplati.




