Atalanta: un pareggio amaro in Europa League
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Ederson, l’agente forza la mano: scontro con l’Atalanta sul futuro e sul prezzo

Le parole di André Cury creano una frattura con i nerazzurri. Prezzo dimezzato e cessione annunciata: la Dea non ci sta e si prepara alla battaglia sul futuro del suo gioiello.

Un fulmine a ciel (quasi) sereno scuote l’ambiente atalantino. Le recenti dichiarazioni di André Cury, agente di Ederson, hanno creato una crepa nel rapporto tra il centrocampista brasiliano e la società nerazzurra. Le parole del procuratore, che prefigurano una cessione a condizioni dettate da lui, aprono uno scenario di scontro frontale con la dirigenza bergamasca, da sempre ferma nel considerare il giocatore un pilastro incedibile della squadra.

La mossa dell’agente

Intervenendo pubblicamente, André Cury ha di fatto bypassato la società, dettando le condizioni per una futura cessione del suo assistito. L’agente ha parlato di un contratto “in scadenza” come un’opportunità di mercato, nonostante l’accordo attuale sia valido fino al 30 giugno 2027. La forzatura più grande, però, riguarda il prezzo. Cury ha fissato una valutazione tra i 30 e i 40 milioni di euro, una cifra che rappresenta circa la metà della richiesta dell’Atalanta, che ha sempre valutato Ederson non meno di 60-75 milioni. “Credo che il trasferimento si farà in questa sessione invernale o estiva”, ha dichiarato, lasciando intendere che la volontà di non rinnovare sia chiara e aprendo di fatto un’asta non autorizzata, con il Barcellona, visti i rapporti tra l’agente e il dirigente Deco, come uno dei club più interessati.

Il valore di Ederson

La posizione dell’Atalanta è sempre stata chiara: Ederson non si tocca. La famiglia Percassi ha costantemente respinto ogni assalto, considerandolo un elemento fondamentale per il presente e il futuro della squadra. Arrivato a Bergamo dopo un’intuizione di Walter Sabatini nel gennaio 2022, il centrocampista è diventato il motore del gioco atalantino, collezionando 146 presenze e 11 gol e affermandosi come uno dei migliori interpreti del ruolo a livello europeo. La mossa dell’agente Cury suona quindi come una sfida diretta alla linea societaria, un tentativo di forzare la mano che la Dea non sembra intenzionata ad accettare passivamente. È iniziata una partita a scacchi in cui l’Atalanta non vuole subire le regole imposte da altri.