Il calciomercato estivo continua a tenere banco, e tra i nomi che animano le discussioni c’è quello di Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna con un passato significativo nelle giovanili e nella prima squadra dell’Atalanta. Dopo una stagione di grande spessore personale, la sua migliore in carriera, il futuro del talentuoso esterno è oggetto di speculazioni, sebbene le sue recenti dichiarazioni sembrino delineare un percorso chiaro, almeno per il momento, lontano da un ritorno a Bergamo.
Le parole di Orsolini sul suo futuro a Bologna
Riccardo Orsolini ha rotto il silenzio riguardo le voci di mercato che lo riguardano, esprimendo chiaramente la sua posizione sul futuro. In una intervista l’ex nerazzurro ha dichiarato: “Dopo una stagione a livello personale molto importante, la mia migliore in carriera, è normale che qualche chiamata l’abbia ricevuta ma mi sono concentrato e ho parlato solo con la società con cui abbiamo convenuto di non pensare a niente in questo periodo perché io personalmente volevo solo lavorare, arrivare in ritiro e stare coi ragazzi e i tifosi. A meno di cose clamorose dovrei restare, poi se arriveranno offerte che la società dovesse valutare ne parleremmo insieme.” Le sue parole sottolineano una volontà di continuità con il club felsineo, privilegiando la serenità e la concentrazione sul lavoro in campo.
Consapevolezza e concentrazione in ritiro
L’attaccante ha anche riflettuto sulla sua maturità professionale e personale, un aspetto che lo rende più sereno di fronte alle dinamiche del calciomercato. Orsolini ha aggiunto: “Ho un’età in cui posso stare tranquillo, ho una consapevolezza diversa, ora mi godo il ritiro, sono concentrato e carico e poi su quello che riserverà il futuro lo vedremo.” Questa dichiarazione evidenzia una nuova consapevolezza da parte del giocatore, che, nonostante le “chiamate” ricevute, ha scelto di concentrarsi esclusivamente sulla preparazione pre-campionato con il Bologna. La sua priorità è il lavoro sul campo e il legame con la squadra e i tifosi, lasciando aperte le porte solo a scenari “clamorosi” che dovrebbero essere valutati congiuntamente alla sua attuale società.
