Il calciomercato estivo si accende con trattative che mettono in luce le sfide economiche del calcio italiano. Al centro dell’attenzione, Ademola Lookman, attaccante di punta dell’Atalanta, è diventato un obiettivo primario per club di Serie A come Inter e Napoli. La sua valutazione, che si aggira tra i 40 e i 50 milioni di euro, sta però sollevando interrogativi sulla sostenibilità di tali investimenti nel contesto attuale del campionato italiano. Le ambizioni dei club interessati si scontrano con le realtà finanziarie, rendendo ogni mossa sul mercato un delicato equilibrio tra desiderio sportivo e possibilità economiche.
La valutazione di Lookman: un ostacolo per l’Italia
Ademola Lookman, reduce da stagioni di grande impatto con la maglia dell’Atalanta, ha attirato l’attenzione di diverse big del calcio italiano. L’Inter, in particolare, ha mostrato un forte interesse per l’attaccante nigeriano, vedendo in lui un potenziale rinforzo per il proprio reparto offensivo. Tuttavia, la Dea ha fissato un prezzo considerevole per il suo gioiello, con una valutazione che oscilla tra i 40 e i 50 milioni di euro. Questa cifra, sebbene giustificata dalle prestazioni e dal potenziale del giocatore, rappresenta un ostacolo significativo per le squadre italiane, che faticano a competere con le disponibilità economiche dei top club europei. La trattativa per Lookman si preannuncia complessa, con la dirigenza nerazzurra che dovrà valutare attentamente ogni aspetto economico prima di affondare il colpo.
Il parere di Angelo Pagotto: “Cifre insostenibili”
Sulla questione delle elevate valutazioni nel calciomercato italiano è intervenuto Angelo Pagotto, ex portiere di Napoli e Milan e attuale allenatore della Pistoiese, durante il programma radiofonico “1 Football Club” su 1 Station Radio. In una intervista Pagotto ha espresso chiare riserve riguardo alle cifre richieste per giocatori come Lookman e Ndoye. “Siamo sempre lì, come per il discorso su Ndoye. Secondo me, in questo momento, nel campionato italiano queste cifre non sono più sostenibili. Se lo fossero, lo avrebbe già preso Gasperini alla Roma o qualcun altro”, ha dichiarato l’ex portiere. Questa affermazione sottolinea una problematica diffusa nel calcio italiano, dove la capacità di spesa è spesso inferiore rispetto ad altri campionati europei, rendendo difficile l’acquisizione di talenti con valutazioni così elevate.
Il divario economico con l’Europa
Angelo Pagotto ha proseguito la sua analisi evidenziando il divario economico che separa il calcio italiano dai principali campionati europei. Secondo l’ex portiere, le valutazioni elevate di calciatori come Lookman, pur riconoscendone la qualità, sono più adatte a contesti come la Spagna, la Francia o l’Inghilterra, dove i club possono contare su bilanci decisamente più solidi e su maggiori entrate. “Anche se il ragazzo è forte, 50 milioni sono tanti”, ha ribadito Pagotto, sottolineando come, nonostante il valore intrinseco del giocatore, la cifra richiesta sia sproporzionata per le attuali capacità di investimento delle squadre italiane.