Retegui poteva essere del Milan: il retroscena sul mancato accordo

Il bomber azzurro era stato proposto ai rossoneri, che hanno però preferito puntare su Morata. L’Atalanta è stata brava a cogliere l’occasione e prelevarlo dal Genoa

La storia di Mateo Retegui è un esempio di come le dinamiche del calciomercato possano cambiare rapidamente. Proposto al Milan nella primavera del 2024, l’attaccante italo-argentino non ha trovato spazio tra le preferenze dei rossoneri, che hanno optato per l’esperienza di Alvaro Morata. L’Atalanta ha così colto l’opportunità di ingaggiarlo ad agosto, dopo l’infortunio di Gianluca Scamacca, per una cifra di 22 milioni di euro più 3 di bonus.

Il retroscena del mancato accordo con il Milan

Nel 2024, il Milan aveva l’opportunità di ingaggiare Mateo Retegui, ma la dirigenza rossonera ha preferito puntare su Alvaro Morata. La decisione è stata influenzata dai dubbi sulle prestazioni di Retegui al Genoa, dove aveva segnato 7 gol in Serie A. Il costo dell’operazione sarebbe stato simile a quello sostenuto dall’Atalanta, tra i 20 e i 25 milioni di euro. Tuttavia, il Milan ha scelto un profilo più esperto, lasciando così campo libero all’Atalanta.

Retegui e l’impatto immediato all’Atalanta

Una volta approdato a Bergamo, Retegui ha avuto un impatto immediato. L’attaccante azzurro ha segnato 7 gol entro ottobre, e il suo rendimento è cresciuto ulteriormente nel corso della stagione. Attualmente, Retegui è il capocannoniere della Serie A con 23 reti, dimostrando di essere un acquisto azzeccato per la squadra bergamasca. Il suo ritorno a San Siro per la sfida contro il Milan riporta alla mente dei rossoneri l’occasione mancata di avere un talento del genere nelle loro fila.