L’Atalanta continua a dimostrare la sua abilità nel coltivare e vendere talenti, con Matteo Ruggeri che si trasferisce all’Atletico Madrid. Questa operazione rappresenta un’ulteriore conferma della validità del settore giovanile nerazzurro e della sua capacità di generare risorse finanziarie significative attraverso la valorizzazione dei propri giocatori.
Ruggeri all’Atletico Madrid: un affare da 20 milioni
Matteo Ruggeri, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, è pronto a intraprendere una nuova avventura in Spagna, vestendo la maglia dell’Atletico Madrid. L’operazione, che si aggira intorno ai 20 milioni di euro bonus inclusi, rappresenta una plusvalenza totale per il club bergamasco, considerando che il giocatore è un prodotto del proprio settore giovanile. Questo trasferimento sottolinea ancora una volta l’efficacia del modello di Zingonia, capace di formare talenti pronti per il grande calcio europeo. Ruggeri, dopo aver fatto il suo esordio in Champions League e aver contribuito alla vittoria dell’Europa League, si appresta a misurarsi con una nuova realtà, portando con sé l’esperienza maturata in nerazzurro. Nonostante una stagione con meno spazio a causa della concorrenza di Zappacosta e Bellanova, il suo valore non è diminuito, attirando l’interesse di un club prestigioso come l’Atletico Madrid.
Zingonia: una miniera d’oro per l’Atalanta
- La cessione di Ruggeri all’Atletico Madrid non è un caso isolato, ma si inserisce in una strategia ben precisa dell’Atalanta, volta a valorizzare e monetizzare i talenti provenienti dal proprio settore giovanile. Le operazioni che hanno coinvolto anche Adopo e Piccoli, portano il totale delle plusvalenze realizzate a circa 37 milioni di euro. Zingonia si conferma una fucina inesauribile di talenti, un modello di riferimento nel panorama calcistico italiano ed europeo. La capacità di unire successo sportivo e sostenibilità economica è uno dei punti di forza dell’Atalanta, che grazie al proprio vivaio riesce a garantire risorse fresche e una solida base finanziaria.
