“Juric era la scelta migliore per raccogliere il testimone di Gasperini”: le parole dell’ex storico Stromberg

L’ex gloria Stromberg analizza il futuro dell’Atalanta: dal cambio tecnico con Juric alla necessità di un nuovo attaccante dopo Retegui, sottolineando l’importanza di Ederson e Lookman e la strategia per il mercato. Ecco le sue parole.

Glenn Peter Stromberg, figura storica e iconica della Dea, ha offerto una prospettiva approfondita sul nuovo corso dell’Atalanta targato Ivan Juric. In una recente intervista l’ex centrocampista ha delineato un quadro chiaro delle aspettative e delle necessità della squadra bergamasca, in particolare per quanto riguarda i movimenti in entrata e in uscita e la visione tattica per la prossima stagione.

La continuità con Juric: una scelta strategica

L’avvicendamento in panchina tra Gian Piero Gasperini e Ivan Juric è stato uno dei temi centrali dell’analisi di Stromberg, che ha espresso pieno supporto per la decisione della società. L’ex capitano ha sottolineato come la scelta di Juric sia dettata dalla necessità di garantire una transizione fluida e di preservare l’identità tattica costruita negli anni. “Capisco e condivido totalmente questa scelta. Juric ha respirato per anni la filosofia di Gasperini, prima come calciatore e poi come allenatore: garantisce una continuità che servirà a non disperdere quanto di straordinario costruito finora”, ha affermato. Questa continuità, secondo Stromberg, è fondamentale per mantenere l’Atalanta ai vertici del calcio italiano ed europeo nonostante l’inevitabile incertezza che può sorgere tra i tifosi dopo l’addio di un tecnico di successo. Lo svedese però ha guardato il bicchiere mezzo pieno: “L’arrivo di Juric può rinnovare l’entusiasmo all’interno del gruppo. Dopo tanti anni, una nuova voce, nuove idee e stimoli possono rigenerare la squadra. A me è successo da giocatore. La tristezza iniziale per la partenza di un tecnico lascia spazio alla motivazione che porta il nuovo arrivato. Tutti vorranno dimostrare di meritare un posto”, ha aggiunto.

Il vuoto lasciato da Retegui e la ricerca del nuovo attaccante

Uno degli aspetti più delicati del mercato atalantino riguarda la partenza di Mateo Retegui, un addio che Stromberg ha definito una “perdita pesante”. L’attaccante, infatti, non era solo un finalizzatore, ma un elemento cruciale per la sua capacità di lottare e sacrificarsi per la squadra. La sua assenza crea un vuoto significativo che non può essere colmato dal solo Gianluca Scamacca. “È senza dubbio un addio che pesa molto, perché Retegui era fondamentale non solo in fase realizzativa, ma anche per capacità di lottare per la squadra. Non basta Scamacca, serve un altro grande attaccante, un giocatore con caratteristiche simili che dia certe garanzie. Non so se serva una punta classica o più dinamica, ma sicuramente serve qualcuno che non faccia rimpiangere Retegui”, ha dichiarato Stromberg.

Ederson e Lookman: pilastri irrinunciabili e strategie per le sostituzioni

Stromberg ha posto l’accento sull’importanza di trattenere due elementi chiave come Ederson e Lookman. In particolare, il centrocampista brasiliano è stato elogiato per le sue qualità tecniche e la sua versatilità, che lo rendono un giocatore di caratura internazionale. “Ederson è un giocatore in grado di giocare ad altissimo livello in ogni grande squadra europea. Lookman poi è altrettanto fondamentale, perché nel calcio della Dea crea occasioni continue”, ha affermato l’ex capitano. La loro permanenza è considerata cruciale per la stabilità e la competitività della squadra. Tuttavia, Stromberg ha anche affrontato l’eventualità di una loro cessione, sottolineando la necessità di non scendere a compromessi sulla qualità dei potenziali sostituti. “Per sostituirli, nel caso uno dei due partisse, bisogna puntare su profili di livello elevato e non fermarsi ad acquisti mediocri”, ha ammonito, ribadendo l’importanza di investire su giocatori di alto profilo per mantenere l’Atalanta ai vertici.

Prospettive per la Serie A e l’esempio del Liverpool

In chiusura Stromberg ha offerto anche una panoramica sulla Serie A, percependo un certo indebolimento del campionato italiano rispetto ai top club europei dovuto alla maggiore capacità economica delle squadre straniere. Nonostante ciò, ha evidenziato come la passione e l’interesse per il calcio rimangano elevati in Italia. Per quanto riguarda la prossima stagione, l’ex difensore si aspetta un campionato vivace. “Mi aspetto un campionato aperto e combattuto, esattamente come quello appena concluso. È vero che l’ha vinto il Napoli, ma in realtà è stata più l’Inter a perderlo, dato che per me aveva la rosa e il gioco migliori. Anzi, l’Atalanta stessa avrebbe potuto essere una pretendente seria fino alla fine: peccato, è stata un’occasione mancata”, ha commentato. Come esempio positivo di un cambio tecnico che ha portato al successo Stromberg ha citato il Liverpool, che dopo l’addio di Jürgen Klopp ha saputo avere pazienza e fiducia nel nuovo corso. “Il Liverpool dell’ultimo anno, con l’addio di Klopp dopo quasi dieci stagioni e l’arrivo di Slot. Nonostante qualche dubbio iniziale e una sconfia casalinga col Nottingham Forest, hanno avuto pazienza, fiducia e alla fine hanno vinto dominando la Premier League. Questa è la strada da seguire: dare tempo e non giudicare subito”, ha concluso.