Dopo un decennio trascorso a Bergamo, Rafael Toloi ha deciso di intraprendere una nuova avventura, facendo ritorno in Brasile per vestire nuovamente la maglia del San Paolo. Una scelta dettata da motivazioni personali e professionali, che segna la fine di un’era per il difensore italo-brasiliano e apre un nuovo capitolo nella sua carriera, lasciando un vuoto importante nella retroguardia della Dea.
L’addio alla Dea dopo un decennio
Rafael Toloi, figura iconica e capitano dell’Atalanta per diversi anni, ha annunciato la sua decisione di lasciare il club bergamasco dopo un’esperienza durata ben dieci stagioni. Il difensore ha espresso chiaramente le sue motivazioni, sottolineando come, dopo un periodo così lungo e intenso, sentisse la necessità di un cambiamento. In una conferenza stampa ripresa da TMW, il giocatore ha dichiarato: “Dopo 10 anni all’Atalanta ho sentito che era arrivato il momento di cambiare“. Nonostante l’interesse di altri club, Toloi ha specificato che non erano pervenute proposte ufficiali concrete, il che ha spianato la strada a una scelta che lo ha riportato alle sue radici. La sua partenza rappresenta un momento di svolta per la difesa nerazzurra, che dovrà ora riorganizzarsi senza la sua esperienza e la sua leadership silenziosa, ma costante, che lo ha contraddistinto in tutti questi anni.
Il richiamo del San Paolo e il sogno che si avvera
La destinazione scelta da Rafael Toloi è il San Paolo, un club che per lui rappresenta molto più di una semplice squadra. Si tratta infatti di un ritorno, un’opportunità di vestire per la seconda volta una maglia che ha sempre considerato un sogno. Il difensore ha rivelato l’entusiasmo provato non appena è arrivata la proposta dal club brasiliano, un richiamo irresistibile legato ai momenti significativi vissuti in passato. “Quando il San Paolo mi ha cercato ho avuto subito una grande voglia di tornare, per i momenti che ho vissuto qui. Giocare nel San Paolo è un sogno, e ho l’opportunità di farlo per la seconda volta”, ha affermato Toloi. Questo trasferimento non è solo un cambio di maglia, ma anche un segno della sua evoluzione personale e professionale. Il giocatore ha infatti evidenziato la sua maturazione: “Non sono più il ragazzo di una volta, ora ho due figli e una buona esperienza in Europa”, portando con sé un bagaglio di esperienza prezioso accumulato nel calcio europeo.
La leadership silenziosa e la nuova sfida
Rafael Toloi ha sempre incarnato un tipo di leadership basato sull’esempio quotidiano e sul lavoro costante, piuttosto che sui grandi discorsi motivazionali. Questa filosofia lo ha accompagnato durante i suoi sei o sette anni da capitano dell’Atalanta e sarà il suo approccio anche nella nuova avventura al San Paolo. “Sono stato capitano all’Atalanta per sei o sette anni, e il mio stile di leadership è sempre stato quotidiano, attraverso il lavoro. Non sono mai stato uno di quelli che fanno grandi discorsi motivazionali”, ha spiegato il difensore. Per lui, la vera motivazione risiede nell’impegno e nel senso di appartenenza alla squadra: “La motivazione è dentro di noi, nel difendere una squadra come questa, nell’indossare una maglia così importante. Mi sento a mio agio a parlare in questo modo, sono qui per dimostrare la mia leadership giorno dopo giorno, e sono felice e motivato. È una grande opportunità, voglio che questa sia un’altra parentesi di successo”.