Juric tra ottimismo e futuro: "Voglio essere come Allegri. Su De Zerbi..."
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Juric tra ottimismo e futuro: “Voglio essere come Allegri. Su De Zerbi…”

Alla vigilia della sfida con il Marsiglia, Ivan Juric ha analizzato il momento dell’Atalanta, ha elogiato De Zerbi e svelato un modello inaspettato: “Cercherò di diventare più leggero come Allegri”.

Oggi è giorno di Champions League in casa Atalanta, che sfida l’Olympique Marsiglia nella quarta giornata del girone. Alla vigilia dell’importante sfida il tecnico dell’Atalanta, Ivan Juric, ha tenuto la consueta conferenza stampa ieri sera, trasformandola in un’occasione per fare il punto sul momento della squadra, allontanare le critiche e delineare la sua visione per il futuro. Con grande lucidità, l’allenatore ha difeso il percorso dei suoi, invitando all’ottimismo nonostante il recente passo falso di Udine.

L’elogio a De Zerbi e la sfida al Marsiglia

Interrogato sul suo collega Roberto De Zerbi, Juric non ha nascosto la sua stima: “È un grande, mi è sempre piaciuto e sono un suo estimatore. Vedo che anche in Francia sta crescendo e migliorando”. L’allenatore dell’Atalanta ha analizzato l’evoluzione del gioco del Marsiglia sotto la guida dell’italiano, notando come sia “diventato più aggressivo a livello difensivo” e come sappia affrontare diversamente le squadre che pressano alto. Juric ha respinto l’idea di un’Atalanta in crisi, affermando: “Basta vedere le partite. Se vedi le gare contro Lazio e Milan, vedi una squadra che ha fatto molto bene”. La consapevolezza della forza dell’avversario è chiara, specialmente al Velodrome, stadio che Juric definisce un fortino dove i francesi appaiono “più agguerriti, più forti e tosti da affrontare”.

Tra il modello Allegri e l’amore per Gasperini

Juric ha messo a tacere le voci su presunte tensioni con la società, smentendo la necessità di rassicurazioni da parte del presidente Percassi: “Non c’è bisogno di rassicurarmi, si cerca di creare una cosa che non esiste. Parliamo, siamo sempre in contatto e tutto va come al solito”. In un momento di riflessione personale, ha svelato un modello inaspettato: “Cercherò di diventare un po’ più leggero come Allegri, che è perfetto sempre”. Un riferimento alla gestione della pressione mediatica e ambientale. Non è poi mancato un pensiero per il suo predecessore, Gasperini, il cui paragone non lo infastidisce affatto: “Per me Gasp è amore completo, non mi pesa tanto. Sapevo che aspettative c’erano quando sono arrivato”. Infine, uno sguardo al futuro, con un progetto chiaro: “Abbiamo 6-7 giocatori che voglio far crescere e voglio diventino pezzi importanti per il futuro. Questa è una società di livello altissimo che ti permette di lavorare. Abbiamo tutto, la vivo bene”.