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Fischi e cori contro la Lega: la protesta unita dei tifosi di Atalanta e Genoa

Clima rovente alla New Balance Arena prima di Atalanta-Genoa. Tifoserie unite in una protesta plateale contro la Lega Calcio per l’orario della partita: fischi assordanti all’inno e cori polemici.

L’ottavo di finale di Coppa Italia tra Atalanta e Genoa si è trasformato in un palcoscenico di dissenso. L’orario della partita, fissato alle 15 di un mercoledì lavorativo, ha scatenato la rabbia dei tifosi nerazzurri e rossoblù, che hanno messo da parte la rivalità per unirsi in una protesta plateale contro le decisioni della Lega Calcio, accusata di privilegiare le esigenze televisive a discapito della passione popolare.

Una protesta sonora e condivisa

L’atmosfera alla New Balance Arena è diventata incandescente pochi istanti prima dell’inizio della gara. Al momento dell’inno ufficiale della Serie A, un boato di fischi si è levato dagli spalti, coprendo completamente la musica. Un segnale forte, proveniente sia dai tifosi nerazzurri che da quelli rossoblù, per manifestare il proprio disappunto verso una scelta considerata irrispettosa. La protesta non si è limitata ai fischi: subito dopo, le due tifoserie hanno intonato un coro polemico e diretto contro i vertici del calcio italiano, “Lega Italiana figli di p*****a”, a testimonianza di una frattura evidente tra i tifosi e le istituzioni.

Il calcio contro i palinsesti

La contestazione ha voluto dare voce a tutti quei tifosi che, a causa di impegni lavorativi o di studio, non hanno potuto assistere alla partita. La scelta di un orario così insolito per un incontro di coppa ha riacceso il dibattito sul conflitto tra gli interessi economici legati ai diritti televisivi e le esigenze di chi vive il calcio come una passione da stadio. Il messaggio lanciato dalle due tifoserie è stato chiaro: il calcio appartiene alla gente e programmare partite in orari proibitivi significa allontanare il pubblico dal cuore pulsante di questo sport.