Con l’inizio di una nuova stagione, l’Atalanta si prepara ad affrontare sfide ambiziose, tra campionato e impegni europei. In questo contesto di rinnovato entusiasmo e aspettative, una scelta simbolica ha catturato l’attenzione dei tifosi: l’assegnazione della prestigiosa maglia numero 10 a Samardzic, un simbolo di creatività e leadership, a un giovane talento destinato a diventare il nuovo volto della Dea. Il classe 2002 ha finora raccolto 34 presenze e cinque gol in nerazzurro.
Samardzic e il peso della storia
La maglia numero 10, da sempre icona nel mondo del calcio, porta con sé un peso storico e una responsabilità notevole, specialmente a Bergamo. Dopo l’era di un trascinatore come Papu Gomez, che ha illuminato gli anni d’oro dell’Atalanta, il numero ha cercato un nuovo interprete stabile. Diversi giocatori l’hanno indossata, da Jeremie Boga a Zaniolo, passando per El Bilal Touré, senza però riuscire a stabilire quella continuità e quel legame profondo con la storia del club, che ha visto protagonisti del calibro di Donadoni, Bonaventura e Caniggia. Ora, la società è convinta di aver individuato la figura giusta per ridare lustro a questo simbolo.
L’ascesa di Samardzic
La scelta di affidare a Lazar Samardzic il numero più ambito non è stata casuale, ma frutto di un confronto interno e di una decisione condivisa. Questo gesto testimonia la piena integrazione del fantasista serbo nel gruppo e la fiducia incondizionata che compagni, staff tecnico e dirigenza ripongono in lui. Per l’ex Lipsia, dopo un’annata di adattamento, si apre la possibilità di dimostrare appieno il suo valore e di cancellare ogni dubbio, affermandosi come il punto di riferimento creativo della squadra.
Ruolo tattico e aspettative
Sotto la guida tecnica dell’Atalanta, il ruolo di Samardzic potrebbe evolvere significativamente. Nel test amichevole contro l’Under 23 nerazzurra, il giocatore è stato impiegato sulla trequarti destra, mettendo in mostra il suo raffinato piede sinistro. Non si esclude, tuttavia, che l’allenatore possa esplorare posizioni più centrali, valorizzando ulteriormente la sua visione di gioco e la capacità di assistere i compagni. La sua prestazione in quell’occasione ha mostrato una crescente scioltezza e una buona intesa in campo, segnale che il lavoro tattico sta già producendo i primi risultati.
Oltre Bergamo
Per Samardzic, la sfida non si limita al campo nerazzurro. L’assegnazione della maglia numero 10 invia un messaggio chiaro anche alla nazionale serba, con l’obiettivo di affermarsi definitivamente dopo aver concluso il percorso con le giovanili tedesche. Questa doppia ambizione, tra club e nazionale, potrebbe rappresentare il trampolino di lancio definitivo per la sua carriera, trasformando la stagione in corso in quella della sua consacrazione.