Il calcio italiano ha recentemente celebrato un talento che ha lasciato il segno anche a Bergamo, un riconoscimento che riaccende i riflettori sulla capacità dell’Atalanta di forgiare e valorizzare grandi attaccanti. L’assegnazione del prestigioso premio ‘Paolo Rossi’ a un ex nerazzurro è un tributo non solo al singolo, ma anche alla storia di una maglia che ha visto fiorire goleador indimenticabili.
La stagione da sogno di Retegui
Mateo Retegui, attaccante che ha vestito la maglia dell’Atalanta, è stato insignito del ‘premio Paolo Rossi’ a Coverciano. Questo riconoscimento, conferito dall’Associazione Italiana Calciatori, celebra la sua straordinaria performance nel campionato di Serie A precedente, dove si è distinto come capocannoniere con venticinque reti. Un traguardo significativo che ha contribuito a scrivere un capitolo importante nella storia recente del club bergamasco, prima del suo trasferimento nella Saudi League in questa stagione. La cerimonia ha visto la partecipazione del presidente AIC Umberto Calcagno e del direttore generale Gianni Grazioli, sottolineando l’importanza del premio nel panorama calcistico nazionale.
L’eredità dei grandi attaccanti: da Domenghini a oggi
Ma la storia dell’Atalanta è costellata di figure che hanno incarnato lo spirito del gol e l’attaccamento alla maglia. Tra queste, spicca Angelo ‘Domingo’ Domenghini, un vero e proprio simbolo bergamasco. Riconosciuto come uno dei goleador più prolifici nella storia del club, Domenghini è stato prima capitano e poi autentica bandiera nerazzurra. La sua figura rappresenta la continuità di una tradizione che vede l’Atalanta come culla di talenti capaci di lasciare un’impronta indelebile, sia per le prodezze sul campo che per il legame profondo con la città e i suoi colori.