Juric: 'Atalanta, c'è tanto da fare dopo la prima uscita'

Atalanta, l’ossessione di Juric per i calci piazzati e la difesa a zona

L’Atalanta di Juric svela la sua strategia difensiva sui calci piazzati in Serie A 2025/26. Un’analisi approfondita della marcatura a zona e dell’organizzazione collettiva che mira a blindare l’area e ridurre i duelli individuali.

Nel calcio moderno, dove ogni dettaglio può fare la differenza, le palle inattive rappresentano un terreno cruciale. Per l’Atalanta di Ivan Juric, questo aspetto del gioco è diventato un vero e proprio banco di prova, rivelando sia la continuità metodologica del nuovo tecnico sia le aree su cui lavorare. Nelle prime due giornate della Serie A 2025/26, si è già potuto osservare come la Dea stia interpretando la fase difensiva sui calci piazzati, un elemento che promette di essere fondamentale per la stagione.

La filosofia difensiva di Juric: un modello consolidato

Ivan Juric è da sempre riconosciuto per la sua meticolosa attenzione all’ordine difensivo, in particolare sulle palle ferme. La sua filosofia, già affinata in precedenti esperienze come quella al Torino, si basa su una struttura a zona pura, quasi didattica nella sua applicazione. Al centro di questa strategia c’è l’idea di neutralizzare le corse avversarie e ridurre i mismatch fisici attraverso una disposizione collettiva e predefinita. Al Torino, ad esempio, la difesa sui corner era organizzata con due linee interne all’area piccola: una prima barriera di quattro uomini a ridosso dei 5,50 metri e una seconda di tre giocatori più avanzata. A completare il dispositivo, un elemento era incaricato di coprire l’eventuale palla corta, mentre uno o due riferimenti esterni erano pronti per la transizione offensiva. Questo modello mirava a proteggere la zona più delicata davanti al portiere, affidandosi alla capacità del collettivo di presidiare lo spazio.

L’Atalanta e l’applicazione dei principi in Serie A 2025/26

A Bergamo, i principi di Juric stanno già prendendo forma con chiarezza. Nelle prime due giornate della Serie A 2025/26, contro Pisa e Parma, l’Atalanta ha mostrato un’applicazione evidente di questa filosofia. La squadra schiera sei o sette giocatori disposti su due linee sfalsate per proteggere l’area piccola. A questi si aggiungono due o tre elementi posizionati nello spazio tra l’area piccola e il dischetto del rigore. Un giocatore, solitamente l’esterno del lato di riferimento, si posiziona qualche metro fuori dall’area per contrastare eventuali scambi corti. Questa disposizione riflette la volontà di Juric di ridurre al minimo i duelli individuali, concentrandosi sulla capacità del collettivo di presidiare lo spazio in modo efficace.

Obiettivi e prospettive della difesa sui piazzati

L’obiettivo primario di questa impostazione è chiaro: creare una barriera compatta e difficile da superare, specialmente nella zona cruciale davanti alla porta, minimizzando le situazioni di uno contro uno dove le differenze fisiche o di posizionamento potrebbero essere sfruttate dagli avversari. Sebbene il campione di partite sia ancora limitato, l’approccio di Juric evidenzia una chiara continuità metodologica e, al contempo, offre spunti per comprendere sia i punti di forza emergenti sia le aree in cui la squadra potrà affinare ulteriormente la propria organizzazione difensiva sui calci piazzati. Per i tifosi, è un segnale di come ogni dettaglio sia curato per costruire una squadra solida e competitiva, pronta ad affrontare le sfide della Serie A 2025/26 con determinazione.