La stagione calcistica 2024/25 ha visto l’Atalanta emergere non solo come una forza offensiva, ma anche come una roccaforte difensiva, grazie al talento del giovane portiere Marco Carnesecchi. La sua abilità tra i pali ha trasformato la difesa della squadra in un’arte, contribuendo a riscrivere i record storici del club.
Carnesecchi e la difesa della Dea
Quando l’Atalanta ha deciso di puntare su Marco Carnesecchi come portiere titolare, molti si sono chiesti se il giovane talento fosse pronto per la pressione di una squadra in corsa per la Champions League. A quattro giornate dalla fine del campionato, Carnesecchi ha dissipato ogni dubbio, dimostrando di essere non solo all’altezza, ma di eccellere nel suo ruolo. Con 14 partite concluse senza subire reti, il portiere ha giocato un ruolo cruciale nella scalata della squadra verso nuovi primati difensivi.
Il successo dell’Atalanta non è solo merito di Carnesecchi, ma anche del lavoro collettivo orchestrato da Gian Piero Gasperini. La squadra ha dimostrato che la difesa può essere altrettanto spettacolare quanto l’attacco, sfatando il mito che la Dea sia solo una macchina da gol. La solidità difensiva è diventata un marchio di fabbrica, con Carnesecchi come custode di questa nuova era.
Un passo verso la leggenda
Con ancora quattro partite da giocare, l’Atalanta ha l’opportunità di superare i record storici di clean sheet delle stagioni 1964/65, 1966/67 e 1989/90. Questo obiettivo non è solo simbolico, ma rappresenta la testimonianza di un progetto tecnico ambizioso e in continua evoluzione. Carnesecchi ha dimostrato che difendere può essere spettacolare quanto segnare, e le sue parate decisive sono state fondamentali per il successo della squadra.
La porta nerazzurra è oggi più impenetrabile che mai, grazie a un portiere che ha saputo trasformare la difesa in un’arte. L’Atalanta è a un passo dall’entrare nella leggenda, e il merito è anche di un giovane che ha saputo conquistare la fiducia di tutti, dai tifosi alla Nazionale.