Alla vigilia della sfida di campionato tra Genoa e Atalanta, il tecnico dei rossoblù Daniele De Rossi ha dedicato parole di grande stima al collega Raffaele Palladino. Durante la conferenza stampa, l’allenatore ha analizzato con lucidità il cambiamento impresso alla squadra nerazzurra dal suo nuovo tecnico, sottolineando come la partita di Marassi rappresenti un capitolo del tutto nuovo rispetto al recente passato.
Un intervento sulla mentalità
Secondo De Rossi, il primo e più significativo intervento di Palladino è stato sulla testa dei giocatori. L’allenatore del Genoa ha spiegato di aver percepito, dalle interviste e dall’atteggiamento in campo, un rinnovato approccio mentale da parte della squadra bergamasca. Per De Rossi, quando si subentra a stagione in corso, la priorità è agire sulla psicologia del gruppo, ancor prima che sugli aspetti tattici o fisici. Ha utilizzato una metafora efficace per descrivere il lavoro del collega: mentre a inizio stagione un allenatore può scegliere i giocatori più adatti al suo credo, chi arriva dopo deve saper adattare e migliorare il “vestito” che trova, un compito che Palladino ha saputo interpretare al meglio.
La Coppa Italia non fa testo
De Rossi ha messo in guardia il suo ambiente dal considerare la recente partita di Coppa Italia come un riferimento attendibile. Il tecnico ha sottolineato che quella gara fu condizionata da diversi fattori, tra cui le sue stesse scelte di formazione e un’espulsione, e che la sfida di campionato sarà una storia completamente diversa. “Palladino ci conosce bene ed è troppo sveglio per pensare di fare una gara identica a quella di Coppa”, ha affermato De Rossi, anticipando un approccio tattico differente da parte dell’Atalanta e aspettandosi una partita molto più complessa e imprevedibile.
Massima allerta per il Genoa
L’elogio a Palladino si è trasformato in un chiaro avvertimento per la sua squadra. De Rossi ha chiesto ai suoi giocatori di mantenere la tensione altissima, consapevole che l’Atalanta possiede le qualità per punire ogni minima disattenzione. Il messaggio è stato diretto: pensare di aver già trovato la chiave per superare i nerazzurri sarebbe un errore fatale. “Se dovessimo commettere gli stessi errori fatti in precedenza, perderemo di nuovo”, ha concluso, evidenziando la necessità di una prestazione impeccabile per poter competere con la Dea plasmata dal nuovo allenatore.
