Infortuni e squalifiche: il Monza tra sogni infranti e speranze

Gagliardini si racconta: l’addio ai social, la scelta Inter e l’Atalanta di Gasperini

Roberto Gagliardini riflette sul suo percorso, dalla scelta di lasciare i social all’esperienza all’Inter, e l’impatto “irripetibile” di Gasperini sull’Atalanta, definendo Bergamo la sua casa.

Roberto Gagliardini, centrocampista attualmente svincolato dopo la sua esperienza al Monza, ha recentemente condiviso profonde riflessioni sul suo percorso calcistico e sulla sua vita fuori dal campo. In un’intervista, il giocatore ha ripercorso le tappe significative della sua carriera, dalla sua crescita a Bergamo fino all’approdo in una grande squadra, offrendo uno sguardo intimo sulle sue scelte e sulle figure che hanno segnato il suo cammino. Le sue parole offrono una prospettiva unica sul mondo del calcio professionistico e sulle sfide personali che esso comporta.

L’attesa del futuro e la scelta di un calcio autentico

L’ex nerazzurro ha descritto la sua attuale condizione di svincolato come un’esperienza inedita, caratterizzata da un’attesa che non aveva mai vissuto prima. Nonostante l’incertezza, Gagliardini ha rivelato di mantenere un regime di allenamento estremamente rigoroso, quasi come se fosse in ritiro, forse anche più intenso. Ha espresso una sincera nostalgia per l’atmosfera dello spogliatoio, per gli scherzi e le dinamiche che rendono il calcio un ambiente unico. In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale, il centrocampista ha anche spiegato la sua decisione di abbandonare i social media due anni fa, affermando: “Preferisco dialogare con i miei compagni, piuttosto che con un telefono.” Ha aggiunto che la lettura di certe critiche online gli procurava fastidio, trovando nell’allenamento l’unico vero antidoto.

L’esperienza all’Inter: ambizione e crescita

Riflettendo sul suo trasferimento all’Inter, Gagliardini ha categoricamente smentito l’idea che fosse avvenuto troppo presto. Ha sottolineato come l’ambizione di raggiungere i massimi livelli sia intrinseca a ogni calciatore e, quando si è presentata l’opportunità di vestire la maglia nerazzurra, non ha esitato. Ha ammesso che il passaggio fu rapido, forse senza piena consapevolezza dell’enormità del salto, ritrovandosi in un contesto completamente diverso e di altissimo calibro. Ha ricordato come l’allora tecnico Pioli e i compagni lo abbiano fatto sentire subito a suo agio. Gli anni trascorsi a Milano sono stati intensi e ricchi di emozioni, sia positive che negative. Ha menzionato le sfide iniziali per raggiungere l’obiettivo del quarto posto e le successive due qualificazioni in Champions League ottenute all’ultima giornata sotto la guida di Spalletti.

Gasperini e l’Atalanta: un’impresa irripetibile

Un capitolo significativo delle sue dichiarazioni è stato dedicato a Gian Piero Gasperini e al suo impatto sull’Atalanta. Gagliardini ha descritto il lavoro del tecnico a Bergamo come qualcosa di straordinario, forse irripetibile, capace di elevare la squadra a competere con le maggiori potenze del calcio mondiale. Ha espresso la sua convinzione che, nonostante le nuove pressioni che Gasperini potrebbe affrontare in un contesto diverso, la sua mentalità rimarrà invariata, manifestando curiosità per i suoi futuri successi.