Juric è intervenuto in conferenza per fare il punto della situazione sugli infortunati, sulle condizioni dei rientranti Lookman ed Ederson e sull’impiego dei giovani dalla Primavera e dall’U23.
Emergenza difensiva e soluzioni possibili
L’Atalanta si avvicina alla sfida con il Como in piena emergenza arretrata. Le condizioni di Hien restano in dubbio e Juric dovrà trovare alternative in caso di forfait. “Vedremo oggi come reagirà Isak. Se non sarà disponibile, dovremo trovare altre soluzioni, adattando qualcuno o cambiando modulo. Ci penseremo fino all’ultimo”, ha spiegato il tecnico. L’allenatore ha ammesso che una situazione così complicata non gli era mai capitata: “Così mai. C’è sempre grande attenzione nella preparazione, ma a volte è semplicemente il caso. Altre volte contano il numero e la frequenza delle partite. Gli infortuni di Zalewski e Scalvini mi hanno stravolto i piani: con loro a disposizione, avrei potuto gestire meglio i carichi e il turnover. Invece è andato tutto storto”. Juric ha confermato anche l’ipotesi di un cambio tattico: “Sì, la difesa a quattro è una possibilità. Oggi valuteremo e poi decideremo”.
Il legame con la curva e l’analisi sull’avversario
Il tecnico ha raccontato l’emozione vissuta dopo la vittoria in Champions: “È stato un momento bellissimo. Sono in debito con i tifosi, mi hanno dimostrato affetto fin dal primo giorno e non era scontato. La gioia che ho visto martedì sera allo stadio è stata una grande emozione”. Sul Como di Fabregas, Juric non ha dubbi: “È una squadra con idee chiare e mezzi per applicarle. Stanno facendo molto bene, sono difficili da affrontare e hanno avuto il tempo di preparare al meglio la partita. Sarà una sfida molto dura, ma noi siamo pronti a rispondere con una grande prestazione”.
Infortuni, giovani e crescita della squadra
Juric ha aggiornato anche sul recupero degli infortunati: “Per Kolasinac ci vorrà ancora tempo, mentre su Scamacca vedremo come procederà. Non credo che Kolasinac sarà pronto subito, ma valuteremo giorno per giorno”. Sulle tante assenze ha risposto con serenità: “Sono più umorale che sereno. Le mie reazioni non sono mai scontate: alla stessa situazione posso reagire in modi diversi. In questo momento la vivo così, magari tra sei mesi sarò completamente diverso”. Possibile spazio anche per i giovani: “Obric sta crescendo bene, ma ha ancora bisogno di tempo. Potrebbe anche entrare a gara in corso, ma non voglio bruciare le tappe: quando un giovane viene lanciato, deve essere pronto a diventare subito importante, non solo una comparsa”.
Centrocampo
Juric ha poi parlato delle scelte a centrocampo e del bilancio stagionale: “Sappiamo quanto De Roon sia importante per la gestione della partita, ma a centrocampo siamo coperti. Ci sono giocatori di qualità che possono garantire equilibrio e continuità”. Su Bernasconi: “Dal ritiro estivo ho capito che aveva prospettiva: è rapido, gioca bene, ha resistenza e può ripetere alta intensità per 90 minuti. Ovviamente deve crescere, perché dalla Lega Pro alla Serie A il salto è grande, ma nelle due partite disputate mi ha soddisfatto”.
Il successo col Bruges
La rimonta col Bruges ha lasciato ottime sensazioni: “I ragazzi sono stati bravissimi. Dopo il gol subito non hanno perso la testa, sono rimasti concentrati e hanno fatto un secondo tempo di alto livello. È importante che la squadra sappia sempre mantenere lucidità, perché in attacco abbiamo soluzioni e qualità per ribaltare le partite”. Sul gol di Pasalic da palla inattiva: “In realtà no, quella specifica combinazione non era stata provata. Ma è il segnale che c’era tanta voglia di segnare: tre o quattro giocatori erano subito pronti ad attaccare l’area. È un aspetto mentale fondamentale”.
I rientranti
Infine, uno sguardo su Ederson, Lookman e Sulemana: “Martedì hanno fatto quello che mi aspettavo. Con le partite e con il tempo cresceranno in condizione. Possono partire dall’inizio come entrare dopo: dipenderà dalle sensazioni della vigilia”. E su Sulemana: “È in crescita: ha iniziato bene, sta migliorando nello spirito e anche tecnicamente. Può diventare un giocatore importante e arrivare a fare un buon numero di gol”.