Atalanta, quanti gol dagli attaccanti: ora manca solo Maldini
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Atalanta, quanti gol dagli attaccanti: ora manca solo Maldini

Daniel Maldini all’Atalanta: tra talento inespresso e la necessità di continuità. Un’analisi sul suo futuro e la crescente concorrenza in attacco.

Il percorso di Daniel Maldini all’Atalanta si trova in una fase cruciale, caratterizzata da un talento indiscusso che fatica a trovare la necessaria continuità in campo. Nonostante le qualità tecniche e la visione di gioco, il giovane attaccante si confronta con una concorrenza agguerrita e dinamiche tattiche complesse che ne stanno delineando il futuro. La sua situazione è emblematica delle sfide che molti giovani promettenti devono affrontare per affermarsi in un campionato esigente come la Serie A, specialmente in una squadra ambiziosa come quella bergamasca.

Maldini e la ricerca di continuità

La traiettoria di Daniel Maldini all’Atalanta ha mostrato un andamento irregolare, una caratteristica già osservata in stagioni precedenti e particolarmente evidente nell’inizio della stagione in corso. Nonostante le impressioni positive suscitate in mister Juric durante la preparazione estiva, che lo hanno portato a schierarlo titolare in tre delle prime quattro gare stagionali, inclusa la prestigiosa sfida contro il Paris Saint Germain, il suo impiego è successivamente diminuito. Dopo l’incontro con il Paris Saint Germain, Maldini non è più stato inserito nell’undici iniziale, collezionando appena venti minuti in campionato, distribuiti in tre diverse partite, e assistendo dalla panchina per l’intera durata agli incontri contro Juventus e Bruges. Questa discontinuità evidenzia la difficoltà nel trovare uno spazio fisso in una rosa ricca di opzioni offensive.

Il talento di Maldini e le sfide tattiche

Nonostante le difficoltà legate al minutaggio, il tecnico Juric continua a riconoscere e apprezzare le qualità di Daniel Maldini negli allenamenti. Il giocatore si distingue per una notevole abilità nel trattare il pallone, il coraggio nel tentare soluzioni inaspettate e una precisione di tiro, anche dalla distanza, che lo rende un elemento potenzialmente prezioso. Le sue peculiarità lo rendono duttile, capace di ricoprire sia il ruolo di trequartista che quello di punta. Tuttavia, questa posizione ancora ibrida non sembra averlo favorito pienamente finora. La concorrenza interna è elevata, con sette attaccanti che si contendono tre posti, escludendo Pasalic, e in una delle recenti partite Juric ha preferito Lookman come alternativa a Krstovic, sottolineando la complessità della situazione e la necessità per Maldini di imporsi con maggiore decisione.

Un bivio per la carriera di Daniel Maldini

All’età di 24 anni, per Daniel Maldini è giunto il momento di imprimere una svolta decisiva alla sua carriera. Non è più tempo di alibi legati all’età, ma piuttosto di accelerare per imboccare una direzione chiara e definitiva. Un segnale in tal senso è stato il mancato inserimento nella lista dei convocati della Nazionale in questa occasione, a differenza di quanto accaduto nel mese di settembre, suggerendo che le sue prestazioni non hanno fornito sufficienti garanzie. Per Maldini, l’unica strada percorribile è ripartire con determinazione dall’Atalanta, sfruttando la pausa per le nazionali per lavorare intensamente e capitalizzare ogni opportunità, come i sedici minuti finali giocati contro il Como, caratterizzati da iniziative coraggiose, seppur a tratti frenetiche. La stabilità e la capacità di “comunicare” in campo sono fondamentali per guadagnarsi la fiducia del tecnico e i minuti di gioco.

Il recupero degli infortunati e l’impatto sulla rosa

La ripresa degli allenamenti in vista della gara contro la Lazio vedrà un’ampia operazione di recupero infortunati, che avrà un impatto significativo sulla composizione della rosa e sulla concorrenza interna. Ci sono ottime possibilità che giocatori come Zalewski, Scalvini e De Ketelaere siano disponibili, con una possibile convocazione anche per Kossounou e Scamacca, quest’ultimo autore di un gol contro il Pisa prima dell’infortunio. A quel punto, solo Kolasinac e Bellanova rimarrebbero indisponibili, oltre a Bakker.