Dopo la sfida di Champions League contro lo Slavia Praga, l’Atalanta si trova a fronteggiare una fase delicata, caratterizzata da una notevole difficoltà nel concretizzare le numerose occasioni create. La squadra, pur esprimendo un buon calcio e costruendo un volume significativo di azioni offensive, fatica a trovare la via della rete.
L’analisi delle prestazioni recenti rivela un divario crescente tra la mole di gioco prodotta e l’efficacia sotto porta. Sebbene la squadra riesca a generare un elevato numero di tiri e giocate utili nell’area avversaria, la precisione e la “cattiveria” agonistica nell’ultimo tocco sembrano mancare. Questa situazione è stata particolarmente evidente nella sfida contro lo Slavia Praga, dove, nonostante un impegno costante e la creazione di diverse opportunità, il risultato finale non ha rispecchiato l’impegno.
Il reparto offensivo è sotto la lente d’ingrandimento, con alcuni elementi chiave chiamati a dare una svolta. Lookman, ad esempio, è alla ricerca di una rete che manca da tempo. L’intesa con Krstovic, seppur ancora da affinare, mostra segnali promettenti. Quest’ultimo, dal canto suo, deve imparare a gestire la frenesia che lo porta a cercare il gol con eccessiva foga. De Ketelaere, invece, si distingue per la sua capacità di lavorare per la squadra e di creare spazi per i compagni. Il rientro di Scamacca, dopo un periodo di assenza, è un fattore cruciale: il suo impatto, seppur limitato a pochi minuti, ha già mostrato la sua importanza con la creazione di chiare occasioni da gol. Il tecnico Juric confida che la sua condizione fisica possa migliorare rapidamente, offrendo così maggiori opzioni e soluzioni offensive per superare questo momento di difficoltà.




