Il campo ha parlato chiaro nel confronto tra Atalanta e Como, conclusosi con un pareggio per 1-1. Un risultato che ha lasciato l’amaro in bocca, ma che ha anche offerto spunti di riflessione importanti, soprattutto attraverso le parole di Isak Hien, tornato protagonista al centro della difesa nerazzurra. Il difensore svedese, rientrato dopo un periodo di assenza, ha offerto una prestazione di grande spessore, guidando il reparto con autorevolezza e fornendo una lucida analisi della gara e del percorso della squadra.
Le parole di Hien
Il centrale ha dimostrato di aver recuperato pienamente la condizione, disputando novanta minuti ad alta intensità. “Sono felice di essere tornato in campo e di aver contribuito alla squadra,” ha dichiarato Hien ai microfoni di Dazn, riflettendo sulla sua performance. “Non è mai semplice riprendere il ritmo dopo un infortunio, specialmente contro un avversario valido come il Como. Ho sentito buone sensazioni fisiche, anche se mantenere la concentrazione per tutta la partita è stato impegnativo. Abbiamo creato diverse occasioni, ma forse ci è mancata quella precisione decisiva nell’ultimo tocco. Nel complesso, però, sono soddisfatto dell’impegno collettivo.”
I giovani in campo
Hien ha sottolineato come la squadra abbia saputo mascherare le assenze, evidenziando la maturità dei giovani innesti: “È vero, stiamo attraversando un momento delicato con diversi giocatori fuori,” ha ammesso il difensore. “Ma il calcio è anche questo: bisogna sapersi reinventare e reagire. Credo che abbiamo risposto bene a questa situazione. È stato bello vedere ragazzi come Honest e Bernasconi scendere in campo e giocare con tale disinvoltura e personalità. Meritano tutti i complimenti per la loro dedizione e per come si sono integrati.”
La forza del gruppo
La forza del collettivo è un tema ricorrente nelle dichiarazioni di Hien, che la identifica come il vero motore dell’Atalanta. “La nostra vera forza risiede nell’unità del gruppo, sia dentro che fuori dal terreno di gioco,” ha affermato Hien. “Tutti remano nella stessa direzione, anche chi non è in campo o chi è alle prese con un infortunio. Sappiamo di avere qualità tecniche elevate, ma spesso sono i dettagli a decidere l’esito delle partite. Dobbiamo ritrovare quella determinazione e quella ‘cattiveria’ agonistica che ci hanno contraddistinto in passato e che dobbiamo esprimere con maggiore continuità. Abbiamo fatto passi avanti significativi negli ultimi anni, ma c’è ancora margine per crescere e migliorare ulteriormente”.