Carnesecchi: "Gattuso ci spinge a dare di più"
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Carnesecchi: “Gattuso ha una maniera moderna di vedere il portiere”

Marco Carnesecchi, portiere dell’Atalanta, racconta l’emozione del ritiro azzurro, il rapporto con Gattuso e la sua visione moderna del ruolo, oltre a un retroscena familiare e l’ammirazione per Donnarumma. Ecco le sue parole durante la trasmissione “Azzurri Live”.

A Coverciano, la Nazionale italiana si sta preparando per le sfide cruciali di qualificazione ai Mondiali contro Estonia e Israele. Sotto la guida del commissario tecnico Gennaro Gattuso, il gruppo azzurro sta ritrovando compattezza e determinazione. Durante questo ritiro due protagonisti, Sandro Tonali e Marco Carnesecchi, intervenuti alla trasmissione “Azzurri Live” direttamente dal raduno, hanno condiviso le loro sensazioni, ricordi e retroscena, rispondendo anche alle domande dei tifosi. Carnesecchi ha offerto la sua prospettiva sul ritiro e sul lavoro svolto, evidenziando aspetti significativi del suo percorso e del rapporto con il nuovo CT.

L’emozione azzurra e il clima del ritiro

Carnesecchi, estremo difensore dell’Atalanta, ha descritto un ambiente di grande intensità e preparazione all’interno del ritiro della nazionale. Ha evidenziato come i primi giorni di lavoro siano stati particolarmente impegnativi, ma con un esito positivo, lasciando intendere una squadra pronta per gli impegni futuri. Il suo primo contatto con la maglia azzurra è stato un momento di profonda emozione. “Il mio primo ricordo è quando sono arrivato qui a Coverciano, una emozione incredibile vedere i poster di tutti quelli che sono passati prima e che hanno vinto tanto”, ha dichiarato, sottolineando il significato storico e l’ispirazione che il centro tecnico rappresenta. L’esperienza di varcare i cancelli di Coverciano, per lui, ha rappresentato una scoperta significativa, un passo importante nella sua carriera, ricordando il periodo in cui militava a Cremona.

La visione moderna di Gattuso per il portiere

Il rapporto con il CT Gattuso è stato un punto focale delle dichiarazioni di Carnesecchi. Il portiere ha espresso apprezzamento per l’approccio del mister, che riesce a infondere un senso di appartenenza e importanza fin dal primo momento. “Il rapporto con mister Gattuso è bello, ti fa sentire subito dentro qualcosa di grande. È la cosa migliore e che mi è servita tanto nei momenti di difficoltà”, ha affermato, evidenziando il supporto ricevuto nei momenti complessi. Carnesecchi ha inoltre messo in luce la visione innovativa di Gattuso riguardo al ruolo del portiere: “Lui è molto attento, ci chiede tanto di essere dinamici e dare sostegno ai compagni. Ha una maniera moderna di vedere il portiere ed è una cosa molto positiva”.

Percorso personale e l’ammirazione per Donnarumma

Carnesecchi ha infine condiviso un aneddoto personale riguardante la sua scelta di diventare portiere, una decisione influenzata dal padre, anch’egli calciatore. Ha raccontato come il genitore lo abbia incoraggiato a perseverare nel ruolo, specialmente in un periodo di difficoltà giovanile. “Mio papà ha giocato, mi ha aiutato tanto nei vari momenti. Da ragazzino quando non giocavo tanto, a 13-14 anni, lui mi convinse a provare ancora un altro anno ed ebbe ragione”, ha rivelato, mostrando gratitudine per quel consiglio decisivo. L’intervista ha toccato anche il tema del suo rapporto con Gianluigi Donnarumma, capitano della nazionale. Carnesecchi ha espresso grande stima per lui, ammirando la sua crescita costante e la sua dedizione alla maglia azzurra. Ha descritto Donnarumma come un leader con una forte personalità, capace di affrontare le pressioni e le sfide del calcio ad alti livelli, sottolineando la sua grandezza umana e sportiva.