In una lunga intervista concessa a TuttoMercatoWeb, l’ex attaccante dell’Atalanta Giuseppe De Luca ha condiviso le sue riflessioni sulla squadra attuale, guidata da Ivan Juric, e ha rievocato i suoi trascorsi a Bergamo. L’ex giocatore ha analizzato il momento della Dea, offrendo consigli al tecnico e lodando la gestione della famiglia Percassi, definita una risorsa preziosa per il club.
Il consiglio a Juric e l’analisi sul presente
Secondo De Luca, che ha giocato all’Atalanta tra il 2012 e il 2014, il passaggio da un allenatore storico come Gasperini a un nuovo tecnico non poteva essere semplice. Tuttavia, considera la scelta di Juric “giusta e azzardata”, un profilo che a Bergamo può trovare la sua dimensione nonostante le precedenti esperienze non positive. L’ex attaccante invita Juric a “osare un po’ di più”, soprattutto in campionato, suggerendo che “tenere in panchina giocatori di qualità come Lookman rappresenta un rischio”. A suo avviso, l’attacco nerazzurro, che comprende anche Scamacca, De Ketelaere e Sulemana, ha un grande potenziale che attende solo di sbloccarsi per tornare “a divertire i tifosi”. In vista della sfida con il Marsiglia, De Luca si aspetta una partita giocabile alla pari, in cui l’Atalanta potrà far valere la sua voglia di rivalsa.
I ricordi di Bergamo e l’elogio alla famiglia Percassi
De Luca ha definito “meravigliosi” i suoi due anni a Bergamo, stagioni che considera indimenticabili per il legame con la città, i tifosi e i compagni. Tra i momenti più belli, ricorda il debutto in Serie A e l’affetto dei tifosi che attesero la squadra al casello autostradale dopo la sesta vittoria consecutiva contro il Bologna nella stagione 2013/2014. Un’annata in cui l’Europa fu solo sfiorata a causa della stanchezza nel finale, ma che fu comunque chiusa battendo il Milan. Infine De Luca ha espresso profonda gratitudine verso la famiglia Percassi: “Anni magnifici, e ringrazierò sempre la famiglia Percassi per aver vestito questi colori a cui tengo particolarmente. Antonio Percassi è un presidente presente e passionale: ad oggi è difficile trovare un presidente del genere, soprattutto con una grande umiltà. A lui e alla sua famiglia posso augurare il meglio”.




