Sulemana si presenta: "Mi ispiro a Ronaldinho. Juric ha una mentalità forte"

Sulemana si presenta: “Mi ispiro a Ronaldinho. Juric ha una mentalità forte”

Kamaldeen Sulemana si presenta all’Atalanta, rivelando ispirazioni da Ronaldinho e Lookman. Il giovane ghanese esalta la mentalità di Juric e la cultura del lavoro, puntando a lasciare il segno in Serie A e Champions League.

Un’aria di rinnovato entusiasmo soffia su Zingonia con l’arrivo di Kamaldeen Sulemana, il nuovo volto dell’attacco nerazzurro. Durante la sua presentazione, il giovane ghanese ha condiviso le sue prime impressioni e le ambizioni che lo legano alla Dea, delineando un profilo di giocatore votato alla velocità e alla creatività.

Sulemana e l’impatto con il mondo nerazzurro

Sulemana ha espresso profonda gratitudine per l’opportunità concessagli dalla società, dall’allenatore e dallo staff. Ha rivelato di apprezzare molto la città, il clima e la cucina, e sta già dedicando tempo all’apprendimento della lingua italiana, con due lezioni settimanali, per integrarsi al meglio. «Sono molto felice dell’opportunità che mi hanno dato,» ha affermato, sottolineando il suo impegno nell’adattamento.

Stile di gioco e ispirazioni illustri

Descrivendosi come un giocatore «molto diretto, veloce», Sulemana ha evidenziato la sua predilezione per il dribbling e la capacità di creare occasioni. La sua ispirazione calcistica affonda le radici nell’infanzia, con un idolo indiscusso: «Mi ispiro a Ronaldinho fin da piccolo,» ha rivelato, spiegando la sua preferenza per il numero 10, non disponibile, che lo ha portato a scegliere il 7. Attualmente, il suo punto di riferimento in campo è Lookman, mentre in passato ammirava un ex nerazzurro poi passato al Siviglia. «Sono un ragazzo giovane che vuole migliorarsi,» ha aggiunto, consapevole della necessità di affinare l’uso delle sue doti.

La sintonia tra Sulemana e mister Juric

Il rapporto con mister Juric è stato un punto chiave nella sua scelta. Sulemana ha elogiato la «mentalità forte» del tecnico, apprezzando la sua dedizione all’insegnamento e la ricerca di giocatori desiderosi di apprendere. Ha riconosciuto nel club la stessa «cultura del lavoro» che Juric aveva già dimostrato al Southampton, un approccio che rispecchia la sua etica personale: «Lavoro duramente fin da quando ero un ragazzo in Ghana,» ha dichiarato, evidenziando una sintonia immediata con la filosofia nerazzurra.

Ambizioni e ruolo nell’attacco nerazzurro

L’attaccante ghanese ha chiarito le sue ambizioni, affermando di essere arrivato per «giocare con chiunque mi trovassi qui, non per essere il sostituto di qualcuno». Il suo obiettivo è diventare un punto di riferimento per le esigenze della squadra, sia segnando che fornendo assist, adattandosi alle tattiche. L’emozione per la Champions League è palpabile, e la Serie A, considerata «uno dei migliori campionati al mondo», rappresenta una vetrina fondamentale anche in ottica Nazionale del Ghana. Ha riconosciuto la ricchezza del reparto offensivo, citando nomi come Scamacca, De Ketelaere, Touré, Samardzic e Lookman, da cui intende imparare.