Il calcio, si sa, è una fucina di talenti, ma non tutti riescono a mantenere i piedi per terra. Vanja Vlahovic, giovane promessa dell’Atalanta, sembra avere la stoffa del campione, ma anche l’umiltà necessaria per affrontare un percorso irto di ostacoli. Le sue recenti dichiarazioni, rilasciate a margine di un evento dedicato ai giovani talenti, hanno sorpreso per maturità e consapevolezza, qualità rare in un ragazzo della sua età.
L’emozione della prima chiamata
Il sogno di Vlahovic ha avuto inizio con una telefonata inaspettata, un momento che ha segnato una svolta nella sua carriera. “Ricordo ancora l’attesa spasmodica di quel giorno”, ha confidato Vlahovic. “Il mio agente mi chiamò dicendomi di correre allo stadio per firmare con l’Atalanta. Non ci potevo credere, un’emozione indescrivibile”.
L’impatto con il calcio italiano di Vlahovic
L’approdo in Italia, però, non è stato privo di difficoltà. “I primi tempi sono stati duri”, ha ammesso il giovane attaccante. “Un paese nuovo, una lingua diversa, allenamenti intensi. Ma a Bergamo mi hanno accolto come un figlio, la società mi ha supportato in ogni modo e ora mi sento a casa”.
L’esordio in Serie A: un sogno che si avvera
L’esordio in Serie A con la maglia nerazzurra è un ricordo indelebile. “Durante la partita ero come in trance”, ha raccontato Vlahovic. “Ho realizzato davvero cosa fosse successo solo dopo, parlando con i miei genitori, emozionati quanto me. In quel momento ho capito di aver realizzato un sogno”.
La stagione da protagonista di Vlahovic
Parallelamente all’esperienza in prima squadra, Vlahovic si è messo in luce con la formazione Under 23, diventando un punto di riferimento per i compagni. “Abbiamo sfiorato un traguardo storico, mancava poco”, ha dichiarato con un pizzico di rammarico. “Ero parte di un gruppo fantastico e devo molto al mister Modesto, che ha sempre creduto in me, anche quando le cose non andavano per il meglio”.
Obiettivi futuri: umiltà e ambizione
Nonostante i successi ottenuti, Vlahovic non si lascia accecare dalle luci della ribalta. “Non ho ancora fatto nulla di significativo”, ha affermato con umiltà. “Devo crescere ancora tanto, l’esordio e i gol sono solo un punto di partenza. Voglio lavorare sodo per migliorare e raggiungere traguardi importanti con questa maglia”.