L’arrivo di un nuovo volto a Bergamo porta sempre con sé attese e curiosità, ma quando un calciatore sceglie il proprio numero di maglia, spesso si cela una storia personale. Per l’Atalanta, l’approdo di Nicola Zalewski è accompagnato da una scelta che va oltre la semplice assegnazione numerica, rivelando un legame profondo e costante con il suo passato calcistico.
Il numero che accompagna una carriera
Nicola Zalewski, approdando alla corte nerazzurra, ha confermato la sua fedeltà al numero 59. Questa cifra non è una novità per il giovane talento, ma un vero e proprio segno distintivo che lo ha accompagnato fin dai suoi primi passi nel calcio professionistico. Dalla sua prima apparizione in Serie A con la maglia della Roma, il 59 è stato il suo compagno in campo, un numero che ha mantenuto con costanza anche durante la sua esperienza successiva all’Inter, per l’intera durata della sua permanenza in nerazzurro.
Un simbolo di identità e continuità
La scelta di Zalewski di portare il 59 anche a Bergamo non è casuale. Questo numero ha trasceso i confini dei club, seguendolo persino nella sua storia internazionale con la nazionale polacca. Per un atleta, indossare sempre lo stesso numero può trasformarsi in un elemento di appartenenza e sicurezza, un filo rosso che attraversa le diverse tappe della sua carriera. Per Zalewski, il 59 è diventato una parte integrante della sua identità calcistica, un simbolo di continuità che ora si lega indissolubilmente al suo futuro con la maglia dell’Atalanta, portando con sé la storia di un percorso già ricco di esperienze.