Lite Juric-Lookman, Colantuono si schiera: "Sto sempre dalla parte dell'allenatore"
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Lite Juric-Lookman, Colantuono si schiera: “Sto sempre dalla parte dell’allenatore”

L’ex tecnico Stefano Colantuono interviene sulla discussione tra Juric e Lookman parlando a TMW Radio. Qui ha difeso la figura dell’allenatore e condannato il gesto del giocatore: l’autorità non si discute.

L’episodio che ha visto protagonisti Ivan Juric e Ademola Lookman durante la partita tra Marsiglia e Atalanta ha suscitato un ampio dibattito. Sulla questione è intervenuto, ai microfoni di TMW Radio, l’ex allenatore Stefano Colantuono, che ha offerto una prospettiva netta e decisa, schierandosi senza riserve a favore del tecnico nerazzurro e condannando il comportamento del giocatore.

Il principio di autorità e il rispetto dei ruoli

Colantuono ha espresso con fermezza la sua posizione, basata su un principio fondamentale nel mondo del calcio: il rispetto delle gerarchie. “Ci sono gesti che non posso tollerare. In queste situazioni mi schiero sempre dalla parte dell’allenatore”, ha affermato. Per l’ex tecnico, la reazione plateale di un calciatore al momento di una sostituzione è inaccettabile, a prescindere dal fatto che la decisione tecnica possa essere considerata giusta o sbagliata. Colantuono ha rafforzato il suo punto di vista ricordando un episodio simile accaduto durante la sua carriera: “Anche a me capitò una situazione del genere con un mio giocatore, ma lui comprese l’errore e un episodio simile non si verificò mai più”. Secondo la sua visione, un calciatore non deve mai sottolineare pubblicamente un presunto errore del proprio tecnico. Così potrebbe crearsi una situazione per cui anche “l’allenatore potrebbe sentirsi in diritto di rimproverare apertamente ogni sbavatura del giocatore in campo”.

La gestione dei conflitti nello spogliatoio

L’analisi di Colantuono si è poi spostata sulla gestione dei rapporti all’interno del gruppo squadra, evidenziando l’importanza del rispetto reciproco. “Quando un giocatore commette un errore durante una partita, l’allenatore non lo insulta davanti a tutti, anzi, spesso lo incoraggia. Questo fa parte del rispetto reciproco”, ha spiegato. Questo equilibrio, secondo Colantuono, deve essere mantenuto da entrambe le parti. La critica dell’ex allenatore si concentra sulla spettacolarizzazione del dissenso, che dovrebbe invece trovare una risoluzione all’interno delle mura dello spogliatoio. Le decisioni di un tecnico, anche quelle più impopolari, sono prese per il bene della squadra e devono essere rispettate come tali, lasciando eventuali chiarimenti a un confronto privato e non a una manifestazione pubblica che mina l’autorità e la coesione del gruppo.