Le sfide tra Atalanta e Lazio sono da sempre sinonimo di emozioni forti e momenti indimenticabili, capaci di scrivere pagine importanti nella storia del calcio italiano. Tra queste, una in particolare risuona ancora oggi nel cuore dei tifosi nerazzurri, legata a un traguardo leggendario raggiunto da un capitano simbolo.
La stagione 2009/2010 si presentò complessa per l’Atalanta. Dopo un avvio difficile e l’addio di Gregucci, la panchina vide l’arrivo di Antonio Conte. La gestione tecnica di Conte fu segnata da tensioni, culminate nell’esclusione di Cristiano Doni, figura carismatica e punto di riferimento per la squadra. Le difficoltà sul campo e le polemiche interne portarono alle dimissioni di Conte, aprendo la strada al ritorno di Bortolo Mutti, che prontamente riportò Doni al centro del progetto tecnico.
Il 26 gennaio, l’Atalanta affrontò la Lazio in un match casalingo che si rivelò storico. In quella giornata, la squadra non solo ritrovò la vittoria, ma anche una ritrovata vena realizzativa. Cristiano Doni fu protagonista assoluto, siglando una doppietta che gli permise di raggiungere l’incredibile traguardo dei 100 gol con la maglia nerazzurra, celebrato con l’abbraccio della sua Curva. A completare il trionfo, Simone Padoin mise a segno la terza rete, fissando il risultato sul 3-0.
Quella vittoria contro la Lazio, sebbene non sufficiente a evitare la retrocessione in Serie B al termine della stagione, rimase impressa come uno dei momenti più significativi nella storia recente dell’Atalanta. Fu la celebrazione di un campione, Cristiano Doni, che con la sua dedizione e i suoi gol ha incarnato lo spirito nerazzurro, lasciando un’eredità indelebile nel cuore dei sostenitori.