Sutalo: “Gasperini severo, ma mi ha fatto crescere”

Boško Šutalo, ex Atalanta, esprime il desiderio di tornare in Serie A. Rivela l’importanza di Gasperini nella sua crescita e guarda al futuro con ambizione.

Il mercato dell’Atalanta continua a tenere banco, con movimenti sia in entrata che in uscita. Tra i protagonisti di un possibile ritorno in Serie A c’è Boško Šutalo, difensore croato che ha vestito la maglia nerazzurra e che ora, dallo Standard Liegi, esprime il desiderio di tornare a giocare in Italia. Un desiderio che si intreccia con i ricordi del suo periodo a Bergamo e Verona, e con la figura di Gian Piero Gasperini, allenatore che ha segnato la sua crescita professionale.

L’esperienza all’Atalanta e il rapporto con Gasperini

Boško Šutalo ha iniziato la sua avventura in Serie A con l’Atalanta nel gennaio 2020, un periodo segnato dall’impatto brusco con il calcio italiano e dalla pandemia. Nonostante le difficoltà iniziali, Šutalo ricorda con affetto quel periodo, sottolineando come la quarantena gli abbia permesso di creare legami solidi con i compagni di squadra. “Sono arrivato in una squadra fortissima, giocavo poco, ero inesperto, e poi il Covid ha complicato ulteriormente tutto. Però paradossalmente la quarantena mi ha permesso di creare legami solidi con i compagni”, ha dichiarato Šutalo, evidenziando il lato umano di quell’esperienza. Un capitolo importante della sua carriera è stato il rapporto con Gian Piero Gasperini, allenatore che ha saputo tirare fuori il massimo dal difensore croato. “Gasperini può sembrare severo, a volte perfino burbero, ma lo fa per tirare fuori il massimo da ciascuno. Mi ha dato fiducia in alcune partite cruciali e mi ha insegnato moltissimo. Con lui ho avuto un rapporto basato sul rispetto reciproco”, ha affermato Šutalo, sottolineando l’importanza del tecnico nel suo percorso di crescita.

Verona e il desiderio di tornare in Italia

Dopo l’esperienza all’Atalanta, Šutalo ha trovato a Verona un ambiente più sereno e stimolante, grazie soprattutto all’arrivo di Igor Tudor. “A Verona c’era un bel gruppo e Tudor ci ha portato entusiasmo e idee chiare. Meritava un risultato così importante come il nono posto, a soli sei punti dall’Atalanta. Mi dispiace invece per Di Francesco, che non ha avuto abbastanza tempo per dimostrare il suo valore”, ha raccontato Šutalo, sottolineando l’importanza del tecnico croato nel suo percorso di crescita. Nonostante il buon momento a Verona, Šutalo ha poi fatto ritorno in patria, alla Dinamo Zagabria, una scelta dettata da dinamiche particolari del calcio balcanico. “Non volevo partire subito dall’Italia, ma a volte nei Balcani non hai troppa libertà di scelta quando arriva una buona offerta. Alla Dinamo cercavo continuità e rilancio, purtroppo sono incappato ancora in un brutto infortunio che ha frenato la mia crescita”, ha spiegato Šutalo, evidenziando le difficoltà incontrate nel suo percorso. Ora, allo Standard Liegi, Šutalo guarda avanti con un obiettivo ben preciso: tornare a giocare in Serie A. “In Belgio mi sto trovando bene, ma se dovessi esprimere un desiderio, quello sarebbe tornare in Italia. Amo il vostro stile di vita, il modo di giocare e tutto quello che ruota attorno al vostro calcio. Chiaramente non dipenderà solo da me”, ha confessato Šutalo.

Il futuro e l’obiettivo nazionale

Oltre al desiderio di tornare in Italia, Šutalo ha anche un altro obiettivo nel mirino: la Nazionale croata. Tuttavia, il difensore preferisce mantenere i piedi per terra e concentrarsi sul presente. “Ora devo concentrarmi sul club. La Nazionale arriverà solo se farò bene con continuità. Non voglio farmi illusioni o creare pressioni inutili”, ha dichiarato Šutalo, dimostrando maturità e consapevolezza dei propri mezzi. Il suo percorso è quello di un calciatore che ha affrontato diverse difficoltà, ma che non ha mai smesso di credere nelle proprie capacità. L’esperienza all’Atalanta, seppur breve, gli ha permesso di crescere e di confrontarsi con un calcio di alto livello, mentre il periodo a Verona gli ha dato la possibilità di ritrovare fiducia e continuità.