La città di Bergamo ha celebrato i 118 anni di storia dell’Atalanta, un evento significativo che ha visto la partecipazione di figure storiche del club. Tra i volti noti presenti, l’ex tecnico Stefano Colantuono ha condiviso le sue riflessioni sulla crescita e sul futuro della squadra, in occasione anche dell’inaugurazione della statua dell’Europa League in piazzale Goisis. Le sue parole hanno offerto una prospettiva privilegiata sull’evoluzione della società nerazzurra, sottolineando il profondo legame che lo unisce a questi colori e a questa terra.
Il legame indissolubile con Bergamo e l’Atalanta
Per Colantuono, il ritorno a Bergamo rappresenta sempre un momento di grande emozione. Ha espresso come la città occupi un posto speciale nella sua vita e nella sua carriera professionale, considerandola una vera e propria seconda casa. Rivivere quei luoghi, incontrare volti familiari e percepire l’affetto dei tifosi lo riporta indietro nel tempo, rievocando ricordi preziosi e i numerosi successi condivisi. Un sentimento che, a suo dire, rimane immutato nel corso degli anni.
Atalanta: da realtà emergente a modello consolidato
Analizzando il percorso dell’Atalanta negli ultimi anni, Colantuono ha evidenziato una trasformazione notevole. Ha descritto la squadra come una realtà ormai affermata, una presenza stabile tra le grandi del campionato italiano. La crescita è stata evidente sotto ogni aspetto: dalle infrastrutture alla mentalità, fino ai risultati ottenuti sul campo. L’ex allenatore ha sottolineato come l’Atalanta sia diventata un esempio da seguire nel panorama calcistico attuale. Da appassionato, ha espresso l’auspicio che la squadra possa mantenere questo livello, replicando le emozioni della stagione precedente e puntando a traguardi ancora più ambiziosi. Ha ribadito la sua convinzione che il club possieda tutte le risorse necessarie per rimanere ai vertici del calcio.
Un onore condividere la storia nerazzurra
La presenza di Colantuono a questa importante celebrazione non è stata solo un atto formale, ma un gesto di gratitudine. Ha dichiarato di considerare un onore essere parte di un momento così significativo per la città e per i suoi sostenitori. La sua partecipazione è stata un modo per ringraziare Bergamo, una città che gli ha dato tanto sia a livello umano che professionale. Ha concluso affermando che l’Atalanta è parte integrante della sua esistenza e che condividere questa serata con i tifosi e con tanti protagonisti della sua storia è un’esperienza che porterà sempre con sé con grande orgoglio.