In un momento di grande festa per l’Atalanta, che ha celebrato la storica vittoria dell’Europa League e i suoi 118 anni di storia, un messaggio inatteso ha catturato l’attenzione dei tifosi. Gian Piero Gasperini, figura emblematica del recente passato nerazzurro, ha scelto di rivolgersi alla “Dea” attraverso un videomessaggio, rievocando emozioni e chiarendo aspetti del suo legame con il club.
Il trionfo e il legame indissolubile
L’ex tecnico ha ripercorso i momenti salienti di un’avventura culminata con il trionfo europeo. Ha sottolineato come quel successo non sia stato solo un risultato sportivo, ma il frutto di un impegno condiviso che ha coinvolto ogni componente: dalla dirigenza alla squadra, dalla città ai sostenitori. La vittoria, ha evidenziato, ha proiettato l’Atalanta su un palcoscenico mondiale: “È stato qualcosa di straordinario che tutto il mondo ha apprezzato e che ha reso l’Atalanta apprezzata nel mondo. È stato bellissimo, ricordo la gioia e la felicità di quelle serate, non solo a Dublino, ma anche poi a Bergamo la festa che c’è stato. Il mio augurio è che l’Atalanta possa ancora vincere e che possa avere una soddisfazione tale da regalare alla propria gente”.
Il silenzio eloquente di un addio
Un punto delicato toccato nel messaggio è stato il motivo del suo mancato saluto formale. Gasperini ha spiegato che la sua scelta è stata dettata dalla volontà di evitare possibili fraintendimenti: “Mi avete regalato una vita felice e la mia riconoscenza è veramente grande. È vero che qualcuno mi rimprovera di non aver salutato, ma mi ero anche accorto che qualche parola poteva essere frutto di polemiche e interpretazioni sbagliate. Ho preferito che fosse il tempo, le azioni e i comportamenti a dire quanto l’affetto tra di noi rimarrà sempre indelebile”.
