Atalanta: krstovic, la sfida del gol e le attese
Home > Notizie > Interviste > Tissone: “Atalanta bella ma deve sbloccarsi davanti”

Tissone: “Atalanta bella ma deve sbloccarsi davanti”

L’ex nerazzurro analizza la Dea: dalla ricerca di vittorie alla solidità difensiva e la forza del centrocampo

Fernando Tissone, ex centrocampista che ha vestito in Serie A le maglie di Atalanta (dal 2006 al 2008), Udinese e Sampdoria, ha condiviso le sue riflessioni in esclusiva con Tuttomercatoweb in vista dell’incontro tra le due squadre. L’intervista ha toccato diversi aspetti, dall’analisi della forma attuale dell’Atalanta e il ruolo del tecnico Juric, alla qualità del centrocampo nerazzurro. Di seguito un estratto.

Tissone e la “pareggite” della Dea

L’Atalanta, nonostante abbia mostrato carattere nella partita contro il Milan, si trova in un periodo in cui i risultati faticano ad arrivare. Fernando Tissone ha osservato come la squadra abbia spesso meritato di più in campo, come dimostrato in gare precedenti, inclusa quella contro la Lazio. La percezione esterna, secondo l’ex centrocampista, tende a focalizzarsi sulla mancanza di vittorie, ma una singola vittoria potrebbe ribaltare completamente il giudizio generale: “Troppo facile parlare dell’Atalanta come una squadra che non vince: ho visto la gara contro la Lazio e tante altre partite dove la Dea meritava di portare a casa i tre punti. Poi ci sono anche gli avversari, e la Cremonese è stata una squadra tosta da affrontare. L’Atalanta sta giocando bene, ma mancano solo i risultati: una vittoria può ribaltare ogni giudizio”.

Solidità difensiva e necessità offensiva

Analizzando l’andamento della squadra, Tissone ha evidenziato come i risultati siano il vero indicatore della condizione di una formazione. Tuttavia, ha anche messo in luce il costante lavoro dell’Atalanta per migliorare la fase difensiva, un aspetto cruciale per le squadre che ambiscono alle posizioni di vertice. La capacità di subire pochi gol è spesso una caratteristica delle formazioni di successo: “Sicuramente i risultati alla fine fanno capire l’andamento reale della squadra. Tuttavia l’Atalanta lavora molto forte cercando di crescere anche dietro: se ci pensiamo, quelli che arrivano in alto sono quelli che prendono meno goal. La Dea in difesa rassicura, ma serve sbloccarsi davanti”.

L’impronta di Juric e la forza del centrocampo

Il tecnico Juric, secondo Tissone, ha portato la sua caratteristica grinta anche nel ruolo di allenatore, una qualità che lo contraddistingueva già da giocatore. Nonostante le difficoltà iniziali nel subentrare a Gasperini, Juric ha mantenuto lucidità, e la squadra risponde bene al suo lavoro, sebbene manchino ancora i punti: “Juric l’ho affrontato come giocatore e lui puntava tutto sulla grinta: non mollava mai! Una caratteristica che si è portato anche nella sua carriera d’allenatore. Non era facile subentrare a Gasperini, ci sono state delle difficoltà, ma Juric è rimasto lucido: serve fiducia, e noto che la squadra con lui lavora bene. Mancano soltanto i punti”. Il centrocampo dell’Atalanta è stato descritto come un reparto di alto livello, con giocatori come Brescianini, Ederson, Pasalic, De Roon e Musah, che farebbero comodo a molte squadre europee. In particolare, Brescianini è stato elogiato per la sua combinazione di quantità e qualità, con la previsione che diventerà un elemento sempre più importante: “L’Atalanta ha un centrocampo di livello dove tanti nomi farebbero comodo a molte squadre d’Europa. Brescianini ha quantità e qualità, è un giocatore molto forte e sono sicuro che diventerà importante“.