La gestione Percassi ha abituato i tifosi dell’Atalanta a una notevole stabilità tecnica, rendendo l’esonero di un allenatore un evento più unico che raro. Prima del recente cambio in panchina che ha coinvolto Ivan Juric, era necessario tornare indietro fino al 2015 per trovare un precedente. In quella stagione, fu Stefano Colantuono a lasciare anzitempo la guida della squadra, in un contesto molto diverso da quello attuale.
Le premesse della stagione 2014/2015
L’Atalanta si presentava ai nastri di partenza della stagione 2014/2015 con grande entusiasmo. L’annata precedente si era chiusa con un undicesimo posto, impreziosito da una striscia di sei vittorie consecutive che aveva fatto sognare ai tifosi la qualificazione all’Europa League. Le aspettative erano alte, sostenute anche da un mercato che, nonostante le partenze di figure come Andrea Consigli e Giacomo Bonaventura, aveva portato a Bergamo un talento del calibro del Papu Gómez. La rosa era considerata competitiva e pronta a lottare per traguardi importanti.
Dalle ambizioni europee alla lotta per non retrocedere
Nonostante le premesse, il campionato si rivelò molto più complicato del previsto. La squadra faticò a trovare continuità e rimase invischiata nella parte bassa della classifica, stazionando a lungo al diciassettesimo posto e vedendo avvicinarsi lo spettro della retrocessione in Serie B. Le difficoltà sul campo portarono inevitabilmente a delle critiche, con il tecnico Stefano Colantuono finito al centro delle polemiche per una presunta mancanza di carattere e di reazione da parte dei suoi giocatori di fronte alle difficoltà.




