Prima del suo trasferimento in Spagna, Giacomo Raspadori è stato un nome caldo per il mercato di diverse squadre italiane, tra cui l’Atalanta. L’attaccante ha recentemente fatto luce sui motivi che lo hanno spinto a scegliere l’Atletico Madrid, parlando a Il Corriere dello Sport. Una decisione che ha di fatto chiuso le porte a un possibile approdo a Bergamo e in altre piazze della Serie A.
La volontà di un’esperienza all’estero
La scelta di Raspadori non è stata dettata da una preferenza per un club piuttosto che un altro, ma da un desiderio più profondo di mettersi alla prova in un contesto diverso. L’attaccante ha parlato di un’opportunità di “crescita calcistica e umana”, un fattore che ha reso la proposta dell’Atletico Madrid irrinunciabile. Nonostante i sondaggi concreti da parte di club come l’Atalanta, l’Inter e la Roma, la volontà del giocatore di intraprendere un’avventura nella Liga ha prevalso su qualsiasi altra opzione. La decisione, maturata nel corso dell’estate, ha portato al suo trasferimento alla corte di Simeone per una cifra di 22 milioni di euro più 4 di bonus, ponendo fine alle speranze dei club italiani che avevano provato a riportarlo al centro di un progetto tecnico in Serie A.
Poco spazio ma futuro a Madrid
L’adattamento al calcio spagnolo e agli schemi di Diego Simeone non si sta rivelando semplice per Raspadori. Con appena 183 minuti giocati in nove presenze in Liga, il suo impiego è stato finora limitato. Tuttavia, le sue prestazioni in Champions League, con un gol e un assist in due partite, dimostrano il suo potenziale. Lo stesso Simeone ha riconosciuto di non averlo ancora sfruttato al meglio, ma ciò non sembra aprire a scenari di mercato imminenti. L’Atletico Madrid considera l’attaccante un investimento importante e non pare intenzionato a metterlo sul mercato, spegnendo, almeno per il momento, qualsiasi possibile ritorno di fiamma da parte dell’Atalanta o di altre squadre italiane.
