La sosta di ottobre si preannuncia un momento di particolare attenzione per l’Atalanta, con diversi elementi della rosa chiamati a rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali, mentre altri sono alle prese con problematiche fisiche.
I primi convocati
La sosta di ottobre si preannuncia ricca di impegni per diversi talenti dell’Atalanta, chiamati a rappresentare le proprie nazionali. Tra i primi a ricevere la convocazione spicca Sulemana, il centrocampista nerazzurro che si unirà alla selezione del Ghana per le qualificazioni al prossimo Mondiale. Questa opportunità rappresenta una vetrina significativa per il giovane ghanese, che avrà modo di consolidare le buone impressioni lasciate in maglia atalantina e di accrescere la propria esperienza internazionale. Parallelamente, il Montenegro si affiderà nuovamente a Krstovic, mentre Mario Pasalic è stato arruolato dalla Croazia. L’incrocio tra le due nazionali nello stesso girone europeo promette un interessante “derby” tra i due atalantini, offrendo a entrambi un palcoscenico importante per dimostrare il proprio valore e mantenere alta la loro visibilità nel panorama calcistico internazionale.
Gli infortunati
Mentre alcuni giocatori si preparano a scendere in campo con le proprie nazionali, altri devono fare i conti con infortuni che mettono in discussione la loro partecipazione e, di conseguenza, la loro continuità agonistica. È il caso di Hien, la cui convocazione con la Svezia rimane in bilico a causa di un problema fisico. La sua presenza dipenderà da un recupero lampo che gli permetta di essere in campo già nella prossima partita di campionato contro il Como. Ancora più complessa è la situazione di Kossounou, chiamato dalla Costa d’Avorio ma con ogni probabilità costretto a rinunciare a causa di un edema muscolare con lesione parcellare al bicipite femorale della coscia destra, rimediato nell’incontro contro il Bruges.
Le altre convocazioni attese
L’elenco dei giocatori dell’Atalanta coinvolti con le nazionali è destinato ad allungarsi, con ulteriori convocazioni attese per elementi chiave come Djimsiti con l’Albania, Samardzic con la Serbia e Lookman con la Nigeria. Queste chiamate sottolineano la qualità e la profondità della rosa nerazzurra, ma al contempo pongono lo staff tecnico di fronte a un vero e proprio puzzle. La gestione di un gruppo così ampio di internazionali, molti dei quali impegnati in viaggi e partite dispendiose, richiede una pianificazione meticolosa per prevenire affaticamenti e nuovi infortuni al loro rientro. A complicare ulteriormente il quadro, vi è la situazione dei numerosi infortunati che difficilmente potranno rispondere positivamente agli impegni con le rispettive selezioni.
