Matteo Ruggeri, difensore cresciuto nel vivaio nerazzurro, saluta Bergamo dopo quattordici anni di militanza, pronto per una nuova avventura che lo vedrà vestire la maglia dell’Atletico Madrid. Una partenza significativa per la Dea, che perde un elemento formatosi in casa e protagonista di un percorso culminato con la storica conquista di un trofeo. La sua lettera aperta ai tifosi e alla società rivela il profondo legame e la gratitudine per un’esperienza indimenticabile.
L’addio commosso di un figlio di Bergamo
Matteo Ruggeri ha affidato ai social un messaggio carico di sentimento, un vero e proprio arrivederci alla sua Atalanta. Le sue parole, intrise di emozione, descrivono la difficoltà di racchiudere in poche righe un’intera vita sportiva e personale trascorsa con i colori nerazzurri. “Scrivo, cancello, riscrivo… racchiudere in un poche parole 14 anni vissuti con la maglia della mia città cucita sulla pelle non è assolutamente facile. Anche le più belle parole non rappresenterebbero al meglio quello che per me significa l’Atalanta da bergamasco, atalantino e da ragazzo cresciuto nel settore giovanile”, ha dichiarato il difensore, sottolineando il legame indissolubile con la sua terra e la squadra che lo ha visto crescere.
Dal sogno di bambino alla storia nerazzurra
Il percorso di Ruggeri è un esempio di dedizione e realizzazione di un sogno. Entrato a Zingonia giovanissimo, con la spensieratezza di un bambino innamorato del pallone, il suo desiderio più grande era quello di esordire e gioire con la gente di Bergamo al Comunale. “Sono entrato a Zingonia da bambino spensierato e innamorato del pallone con il grande sogno di esordire e gioie con la mia gente al comunale… 14 anni dopo quel sogno è diventato realtà e averlo realizzato portando a Bergamo il primo grande trofeo della nostra storia, è qualcosa di incredibile e inimmaginabile. Se mi guardo indietro è stato davvero un viaggio indimenticabile”, ha raccontato Ruggeri, ripercorrendo le tappe di una carriera che lo ha visto protagonista della conquista di un trofeo storico per la Dea.
Ruggeri e un ringraziamento sentito
Nel suo messaggio di commiato, Matteo Ruggeri non ha dimenticato nessuno, esprimendo profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito al suo percorso. “Ringrazio chi ha reso possibile tutto ciò, la società Atalanta, la famiglia Percassi, tutte le persone che lavorano a Zingonia, Mister Gasperini che ha creduto in me ed infine tutti i miei compagni di squadra a cui auguro il meglio”, ha affermato il difensore, evidenziando il supporto ricevuto da ogni componente del club. Un pensiero speciale è stato rivolto ai tifosi e alla città di Bergamo: “Volevo dedicare un pensiero particolare mentre scrivo con emozione queste parole, a tutta la gente di Bergamo che ha gioito e sofferto con me per i colori nerazzurri, vi porterò sempre nel cuore e quel motto che per noi significa tutto ‘La maglia sudata sempre’ sarà per sempre il mio punto di riferimento”.