Il panorama calcistico italiano è in fermento, e l’Atalanta si trova al centro di un dibattito acceso. Dopo aver chiuso un’era gloriosa, la società bergamasca ha intrapreso un percorso differente, affidando la panchina a Ivan Juric. Questa scelta, insieme a significative operazioni di mercato, ha sollevato interrogativi tra gli addetti ai lavori. Tra le voci più critiche, quella di Gianni Bezzi, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, ha espresso chiare perplessità sul nuovo corso della Dea, mettendo in discussione non solo le ambizioni del club ma anche la figura del nuovo tecnico.
Il nuovo capitolo e le partenze eccellenti
L’addio all’allenatore che ha plasmato l’Atalanta degli ultimi anni ha segnato un punto di svolta. Con l’arrivo di Juric, la squadra ha visto anche la partenza di figure chiave come Retegui, Cuadrado e Ruggeri, mentre la permanenza di Lookman è stata a lungo incerta. Per molti osservatori, questo rinnovamento sembra aver attenuato lo splendore che aveva caratterizzato il club in precedenza, suggerendo un ridimensionamento delle aspettative.
Le perplessità di Bezzi su Juric
Gianni Bezzi non ha nascosto le sue riserve riguardo alla direzione intrapresa. “Non parlerei di presunzione, ma ho l’impressione che l’Atalanta abbia ridotto le proprie aspirazioni” ha dichiarato Bezzi, sottolineando come la competenza della dirigenza non sia in discussione. La sua critica più pungente è stata rivolta al nuovo tecnico: “Juric non mi ha mai persuaso del tutto; lo vedo più adatto a guidare una formazione di Serie B che un club con ambizioni europee costanti”.
Tra progetto e ambizioni di mercato
Nonostante le perplessità esterne, la dirigenza ha ribadito la propria visione, optando per un rinnovamento mirato piuttosto che per una rivoluzione totale. Gli innesti principali, tra cui Zalewski, Musah e Krstovic, sono stati presentati come elementi funzionali al nuovo progetto. Tuttavia, secondo Bezzi, il livello di ambizione espresso da queste scelte di mercato non sembra allinearsi con quello che aveva permesso alla Dea di raggiungere vette significative sia in Italia che in Europa negli ultimi anni.
Le prospettive future e la prova Champions League
Il campo sarà il giudice supremo per Ivan Juric e il suo progetto. La stagione è ancora lunga e la partecipazione alla Champions League rappresenterà un banco di prova fondamentale per valutare la solidità e la tenuta della nuova Atalanta. Il verdetto definitivo potrà arrivare solo con il tempo, ma la percezione diffusa è che, almeno per il momento, i riflettori sulla squadra bergamasca brillino con un’intensità minore rispetto al recente passato.