L’Atalanta ha inaugurato la sua nuova stagione con un pareggio per 1-1 contro il Pisa alla New Balance Arena, un risultato che ha lasciato sensazioni contrastanti. La partita, segnata da un autogol iniziale e dalla reazione nella ripresa, ha visto il debutto del tecnico Ivan Juric sulla panchina nerazzurra. Nel post-partita, Juric ha analizzato la prestazione, evidenziando la crescita della squadra e l’importanza del ritorno al gol di Scamacca.
L’analisi di Juric: luci e ombre del debutto
Il tecnico croato ha offerto una lettura lucida dell’incontro, distinguendo nettamente le due frazioni di gioco. “La ripresa ha evidenziato un’ottima qualità, con la giusta intensità e un ritmo elevato,” ha dichiarato Juric, sottolineando come l’unico rammarico sia stato “non aver concretizzato le numerose opportunità create.” La prima parte della gara, invece, ha presentato maggiori difficoltà: “Abbiamo faticato a contenere i lanci lunghi del Pisa e a trovare la giusta organizzazione,” ha ammesso l’allenatore, pur riconoscendo che “la squadra ha saputo reagire, mostrando quella mentalità che desidero vedere in campo.” Questa analisi evidenzia un percorso di adattamento e crescita, con l’obiettivo di consolidare la performance per l’intera durata del match.
Scamacca ritrovato e la scommessa sui giovani
Un punto fermo della serata è stato il ritorno al gol di Gianluca Scamacca, che non segnava da oltre un anno. La sua rete, unita a una traversa colpita e a una presenza costante in attacco, lo ha reso un riferimento cruciale per la manovra offensiva. “Era fondamentale che si sbloccasse, la sua prestazione è stata molto positiva e può diventare un elemento decisivo,” ha commentato Juric, che ha gestito il suo impiego per evitare rischi fisici. L’attenzione si è poi spostata sui nuovi innesti, come Nicola Zalewski, schierato titolare pur essendo arrivato da poco nel gruppo. “Ha mostrato qualità evidenti in fase offensiva, creando pericoli, e sono certo che migliorerà molto anche in difesa,” ha affermato il tecnico. Juric ha ribadito la strategia societaria di investire su profili di prospettiva come Kossounou, Krstovic e Sulemana, puntando sulla loro crescita costante per rafforzare la squadra, bilanciando l’esperienza con il potenziale dei giovani.
Juric ha aggiunto: “La squadra ha perso due giocatori che hanno fatto l’80-90% dei gol, ma abbiamo preso altri giocatori che possono crescere e diventare ancora più forti. Se crescono saremo più forti“. E sul caso Lookman, in conferenza stampa ha poi aggiunto: “Ora c’è questa storia di Ademola, vediamo come finisce che non è piacevole“.