Il calcio italiano è in lutto per la perdita di Eugenio Perico, scomparso all’età di 74 anni. La sua figura è indissolubilmente legata ai colori dell’Atalanta, un club che ha servito con dedizione sia in veste di calciatore che di allenatore, lasciando un’impronta significativa soprattutto nel settore giovanile.
Una vita per la Dea: giocatore prima, maestro poi
Nato e cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, Perico ha percorso tutta la trafila giovanile per cinque anni prima di affacciarsi alla prima squadra. Dopo esperienze con le maglie di Spezia, Cremonese e Ascoli, con cui ottenne una promozione in Serie A, tornò a Bergamo per chiudere la sua carriera da professionista. Dal 1981 al 1987, come difensore, fu protagonista di altre due promozioni nella massima serie con la Dea e della vittoria del campionato di C1 nella stagione 1981/82. Un legame con il club che non si è mai interrotto, trasformandosi in una nuova avventura professionale.
I trionfi da allenatore nel settore giovanile
Una volta appese le scarpe al chiodo, Perico ha messo la sua esperienza al servizio dei più giovani, diventando allenatore nel settore giovanile nerazzurro. Alla guida dei Giovanissimi e della squadra Berretti, ha contribuito a formare nuovi talenti, ma soprattutto a vincere. Sotto la sua guida, i Giovanissimi dell’Atalanta hanno conquistato ben quattro campionati, nelle stagioni 2001/02, 2003/04, 2004/05 e 2007/08, a testimonianza di un lavoro di altissima qualità e di una profonda conoscenza del calcio.




