Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese e della Nazionale, è al centro di un’intensa contesa di calciomercato. Il suo futuro è appeso a un filo.
Lucca, il gigante conteso e l’ultimatum al Napoli
Lorenzo Lucca, con i suoi 201 centimetri di altezza e le 12 reti messe a segno nell’ultimo campionato, ha attirato l’attenzione di diversi club di Serie A. L’attaccante dell’Udinese, reduce da una stagione positiva che gli è valsa anche la convocazione in Nazionale, ha espresso la chiara esigenza di definire il proprio futuro. La priorità, per il momento, è stata riconosciuta al Napoli, che si era mosso con largo anticipo per assicurarsi le sue prestazioni. Tuttavia, questa “prelazione” ha una scadenza ben precisa: Lucca ha concesso al club azzurro un ultimatum di 48 ore per concretizzare l’offerta. Se l’accelerazione degli ultimi giorni non si trasformerà in un affondo decisivo, l’attaccante valuterà seriamente le altre proposte sul tavolo. Tra queste, l’Atalanta si è posizionata con forza, affiancando il Milan nella corsa al centravanti.
L’irruzione della Dea e la valutazione del cartellino
L’ingresso dell’Atalanta nella trattativa per Lorenzo Lucca ha avuto un impatto immediato sul tavolo delle negoziazioni. L’Udinese, proprietaria del cartellino del giocatore, ha visto intensificarsi i colloqui con il Napoli, specialmente dopo l’evidente interesse manifestato dalla formazione bergamasca. Nonostante l’amicizia tra i presidenti De Laurentiis e Pozzo e la ribadita prelazione sul giocatore, la presenza di un’alternativa concreta come l’Atalanta ha spinto il Napoli a stringere i tempi. La valutazione che circola per il trasferimento di Lucca si aggira intorno ai 35 milioni di euro, inclusi i bonus.
Il bivio del Napoli e le implicazioni per l’Atalanta
Mentre l’Atalanta osserva attentamente l’evolversi della situazione Lucca, il Napoli si trova di fronte a un bivio significativo. Oltre a Lucca, il club campano ha un altro nome nella lista degli attaccanti: Darwin Núñez del Liverpool. Nonostante abbia due anni in più di Lucca e una stagione meno prolifica in termini di gol (5 contro 12), il suo spessore internazionale, maturato tra la nazionale uruguaiana e le stagioni di Champions League, lo rende un profilo molto ambito.
