L’annuncio dell’accordo con New Balance, effettivo dal primo luglio 2025, segna un punto di svolta significativo per il club bergamasco. Questa mossa, pur non riguardando direttamente l’acquisto o la cessione di calciatori, rappresenta un’operazione di mercato di primaria importanza, destinata a influenzare profondamente le future strategie finanziarie e sportive della Dea, fornendo nuove risorse e ampliando la visibilità globale del marchio nerazzurro.
L’Alba di una nuova era commerciale con New Balance
Il primo luglio 2025 segna un momento cruciale per l’Atalanta Bergamasca Calcio, l’inizio di una partnership tecnica ufficiale con New Balance. Questa collaborazione, che subentra a otto stagioni di successo con Joma, non è un semplice cambio di fornitore, ma un chiaro segnale delle ambizioni crescenti del club nerazzurro. La decisione di legarsi a un marchio globale come New Balance riflette la volontà della società di alzare ulteriormente l’asticella, proiettandosi verso una dimensione internazionale e prestigiosa. Questo accordo strategico è il manifesto di una Dea che, dopo aver raggiunto traguardi storici come l’accesso all’élite europea e la vittoria dell’Europa League, guarda ora al futuro con rinnovato slancio, spingendo con decisione sull’acceleratore per consolidare la propria posizione nel panorama calcistico continentale.
Un impatto economico decisivo per il mercato
L’aspetto economico di questa intesa è di fondamentale importanza e avrà ripercussioni dirette sulle future strategie di mercato dell’Atalanta. L’accordo con New Balance garantirà alle casse nerazzurre un introito annuo stimato tra i 3 e i 4 milioni di euro, una cifra significativamente superiore rispetto ai 2,5 milioni del precedente contratto. Questo incremento è destinato a crescere ulteriormente in caso di qualificazione alla Champions League, un obiettivo ormai dichiarato apertamente dalla società. Tali risorse aggiuntive rappresentano un potenziamento significativo del budget a disposizione per il calciomercato, consentendo alla dirigenza di operare con maggiore libertà e ambizione nell’acquisizione di nuovi talenti e nel rafforzamento della rosa.
Espansione globale e visione strategica
Oltre ai benefici economici, la partnership con New Balance apre all’Atalanta orizzonti di marketing e distribuzione senza precedenti. Il progetto globale del brand americano prevede la presenza dei prodotti ufficiali della Dea negli store di New Balance in tutto il mondo. Questa capillare rete distributiva permetterà al club bergamasco di proiettarsi verso mercati finora inesplorati, ampliando la propria base di tifosi e rafforzando il proprio brand su scala internazionale. L’obiettivo è conquistare nuove fasce di pubblico e consolidare l’immagine di un club che, pur mantenendo salde le proprie radici locali, è capace di competere e affermarsi a livello globale. L’accordo include anche campagne digitali innovative e iniziative speciali dedicate alla comunità, elementi che riflettono la filosofia atalantina e che hanno convinto New Balance a puntare con decisione sui nerazzurri, riconoscendo la loro unicità nel fondere tradizione e innovazione.
Valori condivisi e prospettive future con New Balance
Andrew McGarty, Global Director of Football Sports Marketing di New Balance, ha sottolineato come l’Atalanta rappresenti una realtà unica per la sua capacità di unire la tradizione locale con una visione innovativa, valori che l’azienda statunitense intende sposare pienamente. Questa sintonia di intenti è un pilastro fondamentale per il successo del binomio, che si preannuncia come una sfida da vincere insieme. Il primo luglio 2025 non sarà ricordato solo per la presentazione della nuova campagna abbonamenti, ma come l’alba di un’era in cui la Dea punta a consolidarsi tra le grandi d’Europa. Forte di una solidità gestionale e sportiva ormai indiscussa, l’Atalanta si prepara a un cammino ambizioso, dove il nerazzurro, ora firmato New Balance, sarà indossato con l’attesa crescente di scoprire le nuove divise ufficiali, già oggetto di affascinanti indiscrezioni sul web.
